Diffondere narrazioni positive e valori sociali anche attraverso il grande schermo: è uno degli obiettivi dell’Università di Foggia ed è in tale àmbito che nella mattinata del 16 ottobre (Città del Cinema di Foggia, ore 9.30) verrà proiettato il film Nata per te, alla presenza anche di oltre trecento studenti e studentesse di diverse scuole di Foggia e di centinaia di corsisti del TFA Sostegno (Tirocinio Formativo Attivo).
Opera diretta recentemente da Fabio Mollo, Nata per te nasce dall’omonimo libro scritto da Luca Mercadante con Luca Trapanese, uno dei due protagonisti, quest’ultimo, di una vicenda di cronaca che aveva fatto, in pochissimo tempo, il giro del Paese. L’altra protagonista, infatti, è Alba, bimba con sindrome di Down, che ha pochi giorni di vita quando viene abbandonata in ospedale, senza che vi sia traccia dei suoi genitori. Comincia dunque la ricerca, da parte del Tribunale di Napoli, di una famiglia che possa accogliere la neonata e alla fine sarà proprio Luca Trapanese, oggi assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, a proporsi per l’adozione della piccola, diventando il primo padre single adottivo in Italia, dopo un lungo e faticoso iter che porterà anche alla creazione del primo Registro affidi per i single in Italia.
Alla proiezione del 16 ottobre, che vedrà come ospite speciale lo stesso Luca Trapanese, presenzieranno anche gli insegnanti di sostegno in formazione presso l’Università di Foggia. Seguirà un confronto con Anton Giulio Mancino, docente di Cinema, Fotografia e Televisione presso l’Università di Macerata, e un laboratorio cinematografico con il regista e sceneggiatore Giuseppe Alessio Nuzzo, fondatore e direttore generale della Mostra Internazionale del Cinema Sociale Social World Film Festival.
«Accogliere Nata per te a Foggia e alla nostra Università – afferma Giusi Toto, docente di Pedagogia Speciale nell’Ateneo foggiano, oltreché delegata del Rettore alla Formazione degli Insegnanti e alla Formazione Continua – è un sogno che si realizza. Dobbiamo infatti continuare a parlare di inclusione attraverso tutti i canali possibili e sperimentabili e coinvolgere in questo dialogo continuo i futuri docenti e i futuri cittadini del nostro territorio. Gli interventi educativi che l’Università vuole e deve mettere in atto sono parte di un percorso che siamo davvero molto orgogliosi di portare avanti». (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: giusi.toto@unifg.it.
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