Al Giardino di Boboli, meraviglia fiorentina, ci sarà un “Giardino dei sensi”

È stato recentemente presentato a Firenze il progetto “Giardino dei sensi”, tramite il quale verrà realizzato un percorso tattile e multisensoriale nell’area della Botanica Superiore del Giardino di Boboli, allo scopo di renderla accessibile e pienamente fruibile anche da parte delle persone cieche e ipovedenti. L’iniziativa, che prenderà il via nella primavera del prossimo anno, è stata ideato dall’Associazione Culturaepiù, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi

Fontana al Giardino di Boboli, Firenze

Una delle fontane dell’area Botanica Superiore del Giardino di Boboli presso la quale verrà realizzata una stazione sensoriale, nell’àmbito del progetto “Giardino dei sensi”

È stato presentato a Firenze, all’inizio di ottobre, il progetto Giardino dei sensi che prevede di ideare un percorso tattile e multisensoriale nell’area della Botanica Superiore del Giardino di Boboli, allo scopo di renderla accessibile e pienamente fruibile anche da parte delle persone cieche e ipovedenti. Il progetto, che prenderà il via nella primavera 2024, è stato ideato dall’Associazione Culturaepiù, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi.

Gli interventi volti ad ampliare l’accessibilità del Giardino prevedono che lungo il percorso che attraversa l’area Botanica Superiore siano realizzate quattordici stazioni sensoriali che potranno essere raggiunte dai visitatori e dalle visitatrici con il supporto di una “guida sensoriale”, una figura individuata allo scopo di offrire alle e agli utenti sostegno e assistenza durante l’esperienza.
Sotto il profilo acustico è prevista la realizzazione di un’apposita applicazione, liberamente scaricabile, che permetterà di collegare lo smartphone della persona ad un bastone ideato per consentire di ascoltare un’accurata descrizione dei luoghi e percepire i suoni della fauna del Giardino nelle diverse stagioni. Il percorso è studiato anche al fine di massimizzare l’esperienza olfattiva e tattile, offrendo la possibilità di accarezzare cortecce, foglie, fiori e l’acqua di apposite vasche disposte lungo il tragitto.

«Boboli è di tutti, e dunque anche chi ha oggettive difficoltà deve poterne sentire e vedere la bellezza – ha dichiarato Eike Schmidt, direttore degli Uffizi –; inoltre mi chiedo: quanti veramente, tra i visitatori, avvertono i profumi del giardino, o si soffermano sulla forma delle foglie, o ne ascoltano il diverso frusciare a seconda della forma o dell’intensità della brezza? Quanti danno per scontata l’armonia sensoriale di quel luogo? L’iniziativa che ora mettiamo in atto deve servire a capire meglio il “capitale naturale” di questo luogo e a goderne i privilegi, attraverso gli occhi dell’anima».

Va tra l’altro segnalato che il Museo degli Uffizi non è nuovo ad iniziative volte ad agevolare la fruizione da parte dell’utenza con esigenze specifiche. Ad esempio, nel mese di dicembre dello scorso anno, in prossimità della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ha reso note diverse iniziative in tal senso. Ha presentato innanzitutto i risultati del lavoro svolto con i centri diurni durante e dopo la pandemia; ha offerto ai propri dipendenti un corso di sensibilizzazione alla LIS (Lingua dei Segni Italiana), realizzato con la collaborazione dell’ENS (Ente Nazionale Sordi), volto a migliorare l’accoglienza delle persone sorde, comprese quelle segnanti, nei Musei delle Gallerie; ha proseguito il progetto Vietato non toccare!, un ciclo di visite tattili attuato in collaborazione con l’UICI Toscana (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e con il Liceo d’Arte di Porta Romana; ha promosso un’iniziativa di Museo terapia rivolta a donne interessate da fibromialgia, con visite guidate che hanno cercato di far entrare in dialogo queste donne con le diverse opere attraverso l’espressione delle emozioni che ne scaturiscono. (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con minimi riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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