Oggi la tecnologia offre la possibilità di progettare e realizzare strumenti di riabilitazione robotica sempre più avanzati, ma gli attuali filoni di ricerca rispecchiano effettivamente le esigenze dei pazienti? A chiederselo è stato un gruppo di autorevoli esperti di riabilitazione tecnologica, che con la collaborazione di alcuni rappresentanti delle Associazioni, hanno ideato e realizzato a tal proposito un sondaggio per raccogliere appunto i bisogni dei pazienti, elaborato sia rivolgendosi sia ad adulti in grado di rispondere autonomamente, sia a caregiver di persone adulte non in grado di rispondere autonomamente, sia a caregiver di minori.
L’iniziativa è legata a Fit4MedRob (Fit for Medical Robotics), importante progetto che riunisce venticinque partner (undici Università e Centri di ricerca, undici IRCCS e Centri Clinici e tre realtà industriali), coordinato dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il sostegno del Governo nella cornice del Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In sostanza Fit4MedRob punta a rivoluzionare gli attuali modelli riabilitativi e assistenziali rivolti a persone di ogni età, con funzioni motorie, sensoriali e/o cognitive ridotte o assenti, attraverso appunto l’utilizzo di nuove tecnologie robotiche e digitali, in tutte le fasi del percorso riabilitativo, dalla prevenzione fino all’assistenza domiciliare nella fase cronica.
Da segnalare infine, tra le numerose organizzazioni e società scientifiche che hanno aderito all’iniziativa, anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), la FNATC (Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico), l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), ALICe (Associazione Lotta Ictus Cerebrale) e la FAVO (Federazione Associazioni Volontariato in Oncologia). (S.B.)
Per accedere al sondaggio, fare riferimento a questo link (adulti in grado di rispondere autonomamente), a quest’altro link (caregiver di adulti non in grado di rispondere autonomamente) e a quest’altro ancora (caregiver di minori). A questo link, infine, è disponibile un ulteriore testo di ampio approfondimento sul progetto Fit4MedRob e sul sondaggio. Per altre informazioni: Roberta Rezoalli (r.rezoalli@gmail.com).
Articoli Correlati
- Tecnologie e didattica inclusiva: essere padroni del proprio destino Ruota attorno a una proporzione («La tecnologia sta alla didattica come la tifloinformatica sta alla didattica inclusiva») questa ampia riflessione di Franco Lisi, che scrive tra l'altro: «Ci sarà integrazione…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Donne e minori con disabilità: cosa dovrebbe esserci nel Terzo Programma d'Azione Nell’ampio e importante approfondimento che presentiamo oggi, Giampiero Griffo dettaglia una serie di specifiche linee di azioni che dovrebbero essere inserite nel nuovo Programma d’Azione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle…