Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la lettera di Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), direttamente rivolta ad Alessandra Locatelli e a Marina Calderone, ministre rispettivamente per le Disabilità e del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Gentili ministri Locatelli e Calderone, chi vi scrive è il presidente di un’Associazione di genitori di persone con sindrome di Down che esiste da oltre quarant’anni, l’Associazione Italiana Persone Down ETS. Vi scrivo però soprattutto come genitore, a mia volta, di una persona con sindrome di Down, che ben conosce le fatiche, l’impegno e la preoccupazione che ci sono compagni ogni giorno.
È questa preoccupazione che ci costringe a restare sempre aggiornati, a leggere avidamente agenzie, notizie e decreti annunciati, prima ancora che firmati e pubblicati.
Vi scrivo dopo aver letto, in questi giorni, diverse notizie che ci riguardano molto da vicino, noi familiari di persone con disabilità.
La prima è quella del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari” [se ne legga anche su queste pagine, N.d.R.]: in questo caso, c’è un Decreto già firmato, proprio dai ministri Locatelli e Calderone, che ne dispone l’istituzione.
Decisamente una buona notizia, per noi famiglie che da anni chiediamo il riconoscimento e la tutela del caregiver familiare. L’unica preoccupazione è che non si tenga conto del percorso compiuto finora, delle proposte presentate e discusse e che si riparta, appunto, dalla loro «formulazione, ai fini dell’elaborazione di un disegno di legge».
Mi preme ricordarvi che il caregiver familiare è un anello fondamentale del welfare italiano, ma anche un anello debolissimo nella società: la sua fragilità fisica ed economica è stata più volte evidenziata e vi chiedo di tenerne conto, perché si arrivi al più presto a questo traguardo tante volte annunciato.
La seconda notizia riguarda lo snellimento della burocrazia per le persone con disabilità, grazie ai due Decreti Attuativi della Legge Delega in materia di disabilità 227/21 sull’accertamento dell’invalidità civile e sul cosiddetto “progetto di vita”, che con tutta probabilità saranno portati nel prossimo Consiglio dei Ministri, come annunciato proprio dal ministro Locatelli.
Anche questa è decisamente una buona notizia, che risponde pienamente a quanto da tempo chiediamo, come Associazione e insieme alle altre Associazioni, per semplificare la vita delle famiglie con disabilità e facilitare l’accesso ai benefìci e ai supporti previsti.
Per ora è una promessa che ci lascia ben sperare: attendiamo di leggere i Decreti e soprattutto di vederli attuati e rinnoviamo a voi ministri e a tutto il governo la nostra disponibilità a offrire un contributo nel merito, in un’ottica di collaborazione già positivamente sperimentata.
E poi c’è una terza notizia, quella che più delle altre fa discutere e preoccupare: è lo “spostamento”, per non dire il “taglio” di 350 milioni di euro al Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità, risorse utilizzate dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti (con il cosiddetto “Decreto Anticipi” [Decreto Legge 145/23, N.d.R.]), per andare a coprire i maggiori costi del Superbonus per le ristrutturazioni, di cui ci attendevamo il ripristino. Sembra invece che, in Legge di Bilancio, ulteriori 50 milioni di euro siano stati sottratti al Fondo che, ricordiamo, è destinato all’attuazione della citata Legge Delega 227/21, di cui si stanno scrivendo i Decreti.
Abbiamo letto le repliche del ministro Locatelli e la promessa di “ripristinarle”, appunto, non appena i Decreti ci saranno: «Le stesse risorse verranno semplicemente slittate sul biennio 2025/26, quando potranno essere realmente utilizzate», ha detto.
Fiduciosi e convinti che il ministro Locatelli difenderà come sempre i diritti e le istanze del mondo della disabilità, di cui si occupa con impegno e competenza, chiediamo al ministro Calderone e a tutto il governo di non venire meno a questo impegno e di assicurare le risorse necessarie per sostenere la grande riforma della disabilità che attendiamo da tempo.
A nome dei genitori dell’Associazione che rappresento, vi sollecito a supportare queste famiglie con risorse e politiche strutturali, rinnovando la nostra disponibilità a partecipare, offrendo il nostro contributo di competenza ed esperienza: la disabilità dev’essere una priorità, pur in un momento storico di drammatica preoccupazione. Nessuno deve restare indietro!