Un racconto a più corpi (compresi quelli delle persone con disabilità)

Può il corpo delle persone con disabilità concepirsi come desiderante e desiderato e non solo come destinatario di cure e di assistenza? Anche di questo si parlerà all’interno di “Gender Bender”, festival internazionale che da vent’anni si svolge a Bologna e che intercetta gli immaginari culturali e artistici legati al corpo e al genere. Lo si farà dal 2 al 5 novembre con la mostra fotografica su affettività e sessualità, denominata “A corpo libero. Esplorazioni sul desiderio” e anche il 2 novembre, con “Racconto a più corpi”, talk aperto al pubblico

"Gender Bender", Bologna, novembre 2023 (foto di Blubanana Studio)

Foto di Blubanana Studio

Può il corpo delle persone con disabilità concepirsi come desiderante e desiderato e non solo come destinatario di cure e di assistenza? Anche di questo si parlerà all’interno di Gender Bender, festival internazionale che da vent’anni si svolge a Bologna e che intercetta gli immaginari culturali e artistici legati al corpo e al genere.
In particolare la manifestazione ospiterà due eventi, vale a dire innanzitutto dal 2 al 5 novembre la mostra fotografica su affettività e sessualità denominata A corpo libero. Esplorazioni sul desiderio, curata dalla Cooperativa Accaparlante, insieme a Gruppo Elettrogeno e a Blubanana Studio, in collaborazione con PARSEC (CostArena, Via Azzo Gardino, 48, ingresso libero tutti i giorni, ore 16-20.30). Quindi nel pomeriggio del 2 novembre il talk aperto al pubblico Racconto a più corpi, anch’esso a cura di Accaparlante (Sala conferenze del MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna, Via Don Minzoni, 14, ore 18-20), per confrontarsi sul tema dell’accesso libero e consapevole all’affettività e sessualità per tutte e tutti.

Nel dettaglio del programma, va detto che la mostra A corpo libero. Esplorazioni sul desiderio nasce dall’incontro della compagnia teatrale Gruppo Elettrogeno con gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio della Cooperativa Accaparlante, durante la realizzazione di un percorso teatrale sui temi dell’affettività e della sessualità, rivolto agli educatori e ai colleghi con disabilità del gruppo, condotto dalla regista Martina Palmieri e con il contributo delle attrici e degli attori non vedenti, vedenti e ipovedenti della compagnia. «A partire dalla forma artistica – spiegano i promotori – è sorta in tal modo la necessità di riattraversare e rileggere il materiale emerso durante il percorso, in particolare attraverso lo sguardo di Blubanana Studio, le cui immagini saranno al centro della mostra-installazione».
Per quanto riguarda invece il talk del 2 novembre, vi sarà proiettato anche un video-documentario, realizzato da Blubanana Studio, che riattraverserà il materiale emerso durante il percorso, a restituzione e ampliamento dell’esperienza.
Interverranno per l’occasione, moderati dalla giornalista Valeria Alpi, Maximiliano Ulivieri, presidente del Comitato Lovegiver, Anna Pierobon, operatrice all’emotività, all’affettività e alla sessualità dello stesso Comitato Lovegiver, la già citata Martina Palmieri, regista di Gruppo Elettrogeno, Sandra Negri e Andrea Mezzetti, rispettivamente coordinatrice del gruppo educativo e animatore in Accaparlante. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Valeria Alpi (valeria@accaparlante.it).

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