La celebre frase di Gianni Rodari, «Tutti gli usi della parola a tutti mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico» può essere considerata il filo conduttore della terza edizione della Festa della lettura inclusiva – Dare forma alle parole per condividere emozioni, che si è tenuta la scorsa settimana presso la Biblioteca Civica di Abano Terme (Padova) [se ne legga anche la nostra presentazione, N.d.R.].
Durante l’intera settimana sono stati organizzati decine di appuntamenti sull’accessibilità e sulla lettura inclusiva, rivolti agli alunni delle scuole primarie e secondarie, in tutto cinquantotto le classi coinvolte. Nei vari incontri i due aspetti sono stati affrontati sia dal punto di vista fisico, le barriere architettoniche e sensoriali, sia da quello culturale.
In tale contesto sono state proposte varie tipologie di letture, tra cui la LIS (Lingua dei Segni Italiana), accompagnate dalla presenza dei cani guida, silent book, libri illustrati e testi accompagnati da musiche. In particolare, i momenti Leggere per leggere sono stati tenuti da professionisti che appartengono a diversi àmbiti culturali.
L’attenzione all’inclusione della lettura è un fiore all’occhiello del Comune di Abano Terme. Per la realizzazione della Festa della lettura inclusiva di quest’anno, lo stesso Ente ha collaborato con l’Associazione Proteo Fare Sapere di Padova, con la sezione veneta dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e con l’Associazione Barchetta Blu di Venezia, ottenendo un finanziamento dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura.
Tra i molti eventi, ce ne sono stati alcuni che meritano di essere menzionati per la particolare importanza. Presso il Teatro Marconi di Abano Terme, ad esempio, si è tenuto il convegno La biblioteca scolastica, luogo di inclusione, dedicato agli insegnanti e consistito nel racconto di esperienze provenienti da varie parti d’Italia in cui lo spazio della biblioteca scolastica è stato messo al centro della relazione educativa.
Nella medesima sede vi è poi stata una performance di danza, e a seguire uno spettacolo teatrale, la cui finalità è stata quella di unire diverse forme di comunicazione non verbale, fondendo insieme più lingue e più linguaggi, il mimo, la danza e la Lingua dei Segni.
Tra il sabato e la domenica, quindi, sono stati organizzati ben tredici diversi appuntamenti con vari relatori, riguardanti differenti tematiche, la lettura, la biblioteca come luogo di benessere, l’inclusività all’interno delle case editrici, la disabilità al di là delle facili narrazioni, la ricerca di format digitali inclusivi.
Nelle serate si sono esibiti due cori: il Coro Voci del Mondo, composto da cantori appartenenti a differenti etnie e il Coro Anton, formato da persone che sostengono Anton, un ragazzo con una malattia rara e la sua famiglia, eseguendo canzoni che parlano di solidarietà in favore di una raccolta fondi finalizzata alla ricerca.
Oltre alla parte convegnistica, nella Sala Seminari della Biblioteca Civica è stata allestita una mostra di proposte presentate da molte case editrici, come la meridiana, Bianconero Edizioni, Telos Edizioni, il Narratore –Autolibri, Good Mood Edizioni, Carthusia Edizioni, Camelozampa. Inoltre, errano presenti postazioni di realtà, come la LIS, l’Università Ca’ Foscari, LISabilità, Red Carpet for All e la Fondazione Radio Magica.
Nello spazio Agorà, invece, era in esposizione una mostra bibliografica, composta da un centinaio di pannelli che hanno formato un percorso esplorativo. Grazie a frasi degli autori si potevano reperire informazioni generali sulla mostra, su altri progetti o buone pratiche.
Alla Festa della lettura inclusiva hanno preso parte non solo bibliotecari, insegnanti e operatori del settori, ma anche tanti cittadini e cittadine che hanno avuto il desiderio di ascoltare e vedere storie su libri non comuni che arricchiscono il modo di concepire le storie.
La manifestazione si è conclusa con la presentazione della Carta di Abano, un invito agli Enti Pubblici e a diverse realtà ad aderire a una serie di intenti per essere davvero inclusivi.
Per dare infine continuità a questo importante lavoro, è stato attivato uno specifico sito (a questo link), punto di raccolta di materiale e di riferimento.