Nella tarda mattinata del 7 novembre (ore 12), la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli terrà una conferenza stampa nella Sala Polifunzionale di Largo Chigi 19 a Roma, al termine della riunione di insediamento del nuovo Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità. Vi parteciperanno tra gli altri, insieme ad ulteriori membri dell’Osservatorio, anche i presidenti di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano.
Tra i temi di trattazione, vi sarà segnatamente anche la recente approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, come avevamo segnalato nei giorni scorsi, di altri due Decreti Applicativi della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, concernenti rispettivamente la definizione della condizione di disabilità e i livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità.
Su di essi Locatelli si era espressa così nei giorni scorsi: «Cambiare la prospettiva sul tema disabilità e introdurre nuove procedure è indispensabile per garantire i diritti e la piena partecipazione alla vita civile e sociale, per innovare e contemporaneamente migliorare la qualità della vita di tutti. L’introduzione del Progetto di vita, per valutare le disabilità e garantire una presa in carico completa della persona, dal punto di vista sanitario, socio sanitario e sociale consentirà di superare le estreme frammentazioni di prestazioni, servizi e misure e la riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile è fondamentale per semplificare e sburocratizzare gli attuali percorsi complessi, eliminare le ripetute visite di controllo e per ottenere certificati e visite mediche in tempi più accettabili».
A questo punto, aveva aggiunto la Ministra per le Disabilità, «le procedure entreranno in vigore con una sperimentazione che partirà il 1° gennaio 2025 e avrà la durata di 12 mesi. Finito l’iter di approvazione della norma, entro il mese di giugno del 2024, come previsto dal percorso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e dopo il passaggio in Conferenza Unificata Stato-Regioni-Province Autonome e al Consiglio di Stato, oltreché prima di andare ai pareri delle Commissioni interessate di Camera e Senato, inizieremo un intenso percorso di formazione che coinvolgerà enti e territori per l’elaborazione del Progetto di vita». (S.B.)