Una svolta culturale, ma anche una sfida impegnativa per il futuro

«La riforma complessiva della tutela della disabilità in Italia, avviata dal varo della Legge Delega 227/21 e dall’emanazione dei primi Decreti Attuativi di essa, rappresenta una vera svolta culturale, ma anche un’impegnativa sfida per il futuro, che occorrerà costruire insieme, ponendone subito solide basi e prevedendo adeguate risorse economiche, umane e professionali»: lo ha dichiarato Nazaro Pagano, presidente dell’Associazione ANMIC e della Federazione FAND, durante la Quarta Conferenza Nazionale dei Quadri Dirigenti della Rete Associativa ANMIC, in coro di svolgimento a Roma

Particolare di uomo in carrozzina in movimento«La riforma complessiva della tutela della disabilità in Italia, avviata dal varo della Legge Delega 227/21 e dall’emanazione dei primi Decreti Attuativi di essa, rappresenta una vera svolta culturale, ma anche un’impegnativa sfida per il futuro, che occorrerà costruire insieme, ponendone subito solide basi»: lo ha dichiarato Nazaro Pagano, presidente dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) e della FAND, in apertura della Quarta Conferenza Nazionale dei Quadri Dirigenti della Rete Associativa ANMIC, in corso di svolgimento a Roma (se ne legga anche la nostra presentazione).

«Quello che ci attende – ha aggiunto Pagano – sarà un 2024 impegnativo, durante il quale vigileremo sulla fase di attuazione della riforma, per raggiungere poi finalmente, nel 2025, l’inizio della sua sperimentazione. Ma per non mancare questo obiettivo finale, occorre prevedere risorse adeguate e non solo risorse economiche, ma anche umane e professionali. Nella fase di sperimentazione, inoltre, se servirà, si dovrà intervenire con eventuali correttivi, perché il buon senso dovrà accompagnare la buona volontà. Infine, vorremmo sottolineare un altro aspetto fondamentale: la revisione delle procedure per l’accertamento della disabilità, che sarà incentrata sulla valutazione multidimensionale, presuppone da subito il potenziamento e il coordinamento dei servizi che sui territori saranno chiamati a elaborare il progetto di vita della persona con disabilità».

«Ci attende dunque un cambiamento epocale – ha concluso il Presidente di ANMIC e FAND – e noi, sia come Associazione che come Federazione, daremo come sempre il nostro contributo di esperienza anche all’interno della Cabina di Regia che dovrà determinare i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni per le persone con disabilità). Il tutto con la consapevolezza che si aprono nuove prospettive e aspettative per l’esercizio dei diritti civili e sociali delle persone con disabilità, con un progetto di riforma che rappresenta una promessa di miglioramento della loro qualità di vita e che non possiamo mancare». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa ANMIC (Bernadette Golisano), tempinuovi.bg@tiscali.it.

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