Come il cinema può aiutare a cambiare la cultura sulla disabilità

«La proposta che emerge dai contributi di questo saggio è di continuare a farsi incantare dalla magia del cinema, ma anche di assumere una posizione attiva, ciò che riguarda tutti noi come persone e come cittadini e che diviene un invito pressante a chi, per vocazione e mestiere, ha a cuore la promozione e il rispetto dei diritti di tutte le persone con disabilità»: lo ha scritto Giovanni Merlo, a proposito del saggio “Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e partecipazione”, curato da Matteo Schianchi, libro del quale vi sarà una nuova presentazione il 16 novembre a Milano

"Cinema e disabilità", 2023Ci siamo già ampiamente soffermati sul saggio Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e partecipazione (Mimesis, 2023), curato da Matteo Schianchi, ricercatore presso l’Università di Milano-Bicocca e responsabile della Mediateca della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
«L’idea di questo libro – aveva scritto sulle nostre pagine in sede di presentazione lo stesso Matteo Schianchi – nasce da lontano e da una serie di riflessioni svolte sia all’interno del mondo delle persone con disabilità, sia tra persone che sono più coinvolte nel mondo del cinema. Vuole essere una risposta alla mancanza, nel panorama italiano, di analisi articolate e complete su questo tema. Per questo nel saggio c’è un’ampia bibliografia, con oltre 600 film italiani e stranieri citati e circa 150 tra testi e articoli specialistici».

Una nuova presentazione del volume è in programma per il pomeriggio di giovedì 16 novembre presso la sede centrale della Biblioteca di Ateneo dell’Università di Milano Bicocca (edificio U6 – piazza dell’Ateneo Nuovo, 1, ore 18), nell’àmbito della manifestazione Bookcity Milano.

Insieme a Matteo Schianchi, interverranno alcuni docenti dell’Università ospitante, vale a dire Roberta Garbo (Didattica e Pedagogia Speciale), Emanuela Mancino (Pedagogia generale e Sociale) e Massimiliano Verga (Filosofia del Diritto).

«La proposta che emerge dai diversi contributi di questo saggio – aveva scritto sempre sulle nostre pagine Giovanni Merlo, direttore della LEDHA – è di continuare a farsi incantare dalla magia del cinema, ma anche di assumere una posizione attiva: i film, e oggi anche le serie televisive, ci offrono infatti la possibilità di avere un potente “strumento di analisi e di partecipazione”, come viene espresso nel sottotitolo. Una proposta che riguarda tutti noi come persone e come cittadini e che diviene un invito pressante a chi, per vocazione e mestiere, ha a cuore la promozione e il rispetto dei diritti di tutte le persone con disabilità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.

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