Destinato alle persone con disabilità un immobile sottratto alla criminalità

Un centro diurno, una casa famiglia per progetti riguardanti il cosiddetto “Dopo di Noi” e uno spazio per attività motorie destinati a persone con disabilità: sono questi i tre progetti che verranno realizzati in un immobile del Comune di Firenze che è stato sottratto alla criminalità organizzata e per il quale è previsto un significativo intervento di riqualificazione, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, volta a rendere accessibile l’edificio, e la ristrutturazione dei piani destinati a finalità sociali

Firenze, immobile confiscato alla criminalità organizzata

L’immobile di Via della Saggina a Firenze, confiscato alla criminalità organizzata e destinato a iniziative rivolte alle persone con disabilità

Un centro diurno, una casa famiglia e uno spazio per attività motorie destinati a persone con disabilità: sono i tre progetti che verranno realizzati in un immobile sottratto alla criminalità organizzata. Si tratta di un edificio del Comune di Firenze, sito in Via della Saggina, e strutturato su tre piani.
L’Amministrazione Comunale ha già assegnato le parti dell’edificio che saranno destinate ai progetti per le persone con disabilità: il piano terreno rialzato, nel quale sorgerà un centro diurno, il secondo piano, dove verrà realizzata una casa famiglia per progetti del cosiddetto “Dopo di Noi”, e il piano seminterrato, dove sarà allestito uno spazio per lo svolgimento di attività motorie.

L’iniziativa prevede un significativo intervento di riqualificazione, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione dei piani destinati a finalità sociali, per un valore complessivo di 340.000 euro.
Per quel che riguarda la casa famiglia, come accennato, essa verrà utilizzata per i progetti del “Dopo di Noi”, vale a dire quel complesso di attività riconducibili alla Legge 112/16, che disciplina gli interventi in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Il locale sarà reso accessibile con l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di un montascale. Le persone con disabilità potranno abitarvi con il supporto di operatori/trici, volontari/e e personale specializzato.
È previsto poi che nel centro diurno siano realizzati un ingresso, una zona pranzo e uno spazio per la distribuzione dei pasti, un soggiorno per socializzazione, un ufficio, una medicheria, un ripostiglio e due servizi igienici. All’interno si svolgeranno attività laboratoriali finalizzate all’espressione artistica e culturale.
Infine, nello spazio destinato allo svolgimento di attività motorie saranno realizzati altri due servizi igienici (uno per le persone con disabilità, e l’altro per il personale) e uno spogliatoio. (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con minimi riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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