Farmaci, attività fisica e nutrizione: i tre pilastri per trattare il Parkinson

Terapia farmacologica, attività fisica e nutrizione, una volta integrati fra loro, rappresentano una garanzia di efficacia terapeutica nel tempo per le persone con malattia di Parkinson: sono i tre pilastri del progetto della Confederazione Parkinson Italia denominato “Modello di Cura Integrativa”, che il 25 novembre sarà al centro di due nuove presentazioni a Novara e a Reggio Emilia, in corrispondenza con la Giornata Nazionale del Parkinson

Dance well, Parkinson

Dance well di persone con la malattia di Parkinson

Come avevamo scritto a suo tempo, terapia farmacologica, attività fisica e nutrizione, una volta integrati fra loro, rappresentano una garanzia di efficacia terapeutica nel tempo per le persone con malattia di Parkinson: sono essi i tre pilastri del progetto della Confederazione Parkinson Italia denominato Modello di Cura Integrativa, che sabato 25 novembre sarà al centro di due nuove presentazioni in Piemonte e in Emilia Romagna, in corrispondenza con la Giornata Nazionale del Parkinson, il tutto promosso con il contributo liberale di Banca d’Italia e il supporto non condizionante di Boston Scientific.

Per quanto riguarda dunque il Piemonte, l’appuntamento sarà a Novara, nel “cuore” della mostra fotografica “parlante” NonChiamatemiMorbo, come avevamo segnalato qualche settimana fa, presso il Castello di Piazza Martiri della Libertà (ore 9).
Per l’occasione il convegno, denominato Parkinson, i tre pilastri del benessere: arte, dieta e sport, si arricchirà anche di arte, terminando con una performance di dance well, pratica artistica che promuove la danza in spazi museali o altri contesti artistici, rivolgendosi principalmente, ma non esclusivamente, a persone che vivono con il Parkinson (per informazioni e prenotazioni: centrovamp.psm@grupposandonato.it).

In Emilia Romagna, invece, l’incontro sarà a Reggio Emilia (Auditorium CORE dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, ore 9.30), dove il progetto approderà grazie alla collaborazione con l’Associazione Gruppo Parkinson Reggio Emilia, con il Servizio Sanitario Regionale e con il Comune della città (per informazioni: parkinson.re22@gmail.com ). (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione: segreteria@parkinson-italia.it.

La malattia di Parkinson
È una malattia neurodegenerativa cronica, causata dalla progressiva morte dei neuroni situati in una piccola zona del cervello che producono il neurotrasmettitore dopamina, il quale controlla i movimenti. Chi ha il Parkinson produce sempre meno dopamina, perdendo progressivamente il controllo del proprio corpo.
Arrivano così tremori, rigidità, lentezza nei movimenti, depressione, insonnia, disfagia, fino alla perdita completa dell’autonomia personale e all’impossibilità di svolgere le più semplici attività quotidiane (vestirsi, mangiare, lavarsi, parlare ecc.).
Non esiste una cura risolutiva, ma solo trattamenti sintomatici che aiutano a convivere con la malattia la quale continua a progredire.
Oggi in Italia si stima vi siano poco meno di 300.000 malati di Parkinson, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono destinati a raddoppiare entro i prossimi quindici anni. Va tenuto conto inoltre che si parla di una patologia rispetto alla quale gli organi d’informazione, l’opinione pubblica e le stesse Istituzioni hanno ancora una percezione errata, considerandola una “malattia dei vecchi”: l’età d’esordio, infatti, si fa sempre più giovane (un paziente su quattro ha meno di 50 anni, il 10% meno di 40 anni), e la metà dei malati è in età lavorativa, cosicché si può dire che vi siano circa 25.000 famiglie, in Italia, con figli in età scolare in cui uno dei genitori è colpito dalla malattia.

Confederazione Parkinson Italia
Parkinson Italia è una Confederazione di Associazioni di Volontariato, ovvero un network per la malattia di Parkinson e i Parkinsoniani, che attraverso l’adesione delle singole Associazioni, è aperto a tutti: pazienti, volontari, familiari e simpatizzanti.
L’autonomia e la cooperazione sono i punti di forza della Confederazione, nata nel 1998 e che quindi proprio lo scorso anno ha celebrato il proprio ventennale: infatti, le Associazioni aderenti da una parte conservano tutta la libertà di azione, dall’altra si connettono a una rete di contatti e di iniziative. In questo modo il rispetto delle esigenze locali si unisce all’efficienza di una struttura di coordinamento.
Parkinson Italia – che aderisce alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – si adopera per informare l’opinione pubblica, le istituzioni e i mass-media circa:
° la gravità degli aspetti nascosti della malattia;
° le conseguenze sulle persone che ne soffrono, il loro nucleo familiare e la società.
Con l’obiettivo di ottenere adeguati trattamenti sanitari e tutele sociali, la Confederazione si fa portavoce e promotore di:
– istanze dei pazienti e dei caregiver;
– progetti su specifiche esigenze e problemi;
– studi, indagini e ricerche sociali;
– proposte di legge e adeguamenti di disposizioni in materia di salute pubblica e tutele sociali.

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