Il 9 novembre scorso si è riunita a Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, una commissione congiunta, riunione richiesta per affrontare la tematica del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) nelle Circoscrizioni della città.
La nuova Giunta Comunale si è insediata ormai da oltre un anno, ma di tutto si è parlato finora, tranne che delle persone con disabilità e dei loro diritti, in primis quello alla mobilità. Ci si muove infatti in una città piena di barriere, ciò che impedisce appunto la mobilità dei suoi cittadini e cittadine con disabilità, ledendone quindi i diritti.
Chi scrive ha anche consegnato, nel corso di un importante e interessante evento sulle Mura Magistrali di Verona, una copia della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09 dello Stato Italiano) alla consigliera comunale Jessica Cugini, perché la recasse al sindaco Damiano Tommasi affinché l’accessibilità della città venisse messa in agenda tra i lavori del Comune, compresa l’accessibilità digitale. La Consigliera ha riferito successivamente che il Sindaco ha rimandato il tutto all’assessore Jacopo Buffolo, che ha la Delega alle Pari Opportunità), ma da allora (inizio del mese di ottobre) il silenzio è stato assoluto.
Alla riunione del 9 novembre scorso – richiesta per altro sin dalla fine di agosto – ha parlato esclusivamente l’architetta Anna Grazi, dipendente del Comune, soffermandosi sul centro storico e su come si sia in ritardo con i lavori per l’Arena a causa dei due Enti che sovrintendono il tutto in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Invece, delle esigenze attuali dei cittadini e delle cittadine di Verona che abitano la città e che vorrebbero godersela, nessun accenno!
Chi scrive – che avrebbe voluto proporre un progetto e presentare due importanti istanze – non è stata nemmeno audita, ma trattata come un’ascoltatrice qualsiasi. Preciso: era stata proprio la sottoscritta a richiedere che le due Commissioni Consiliari sull’Urbanistica e sul Sociale si riunissero per parlare del PEBA nelle Circoscrizioni.
Ebbene, dopo qualche giorno è stato diffuso un comunicato, annunciando il secondo stralcio del PEBA, sempre nel centro storico.
Una delle istanze che volevo avanzare concerneva la situazione delle scuole veronesi: a livello nazionale, infatti, quasi il 70% degli edifici ha delle barriere e nemmeno Verona contraddice questo dato. In tal senso, però, neanche l’Ufficio delle Politiche Educative del Comune si è mai pronunciato sull’inclusione degli studenti e delle studentesse con disabilità veronesi. E mi chiedo, ad esempio, se a Job&Orienta, il Salone dell’Orientamento su Scuola, Formazione e Lavoro, in corso di svolgimento in questi giorni, vi sia almeno un banchetto dedicato a quegli studenti e studentesse.
Non so più come comunicare tutta questa indifferenza verso una categoria di persone e come sollecitarne la presa in carico da parte della presente Amministrazione Comunale scaligera. Quale esempio manuale di “cattiva prassi” di come venga affrontata la questione dell’abbattimento delle barriere, ricordo anche la recente riqualificazione del “Giardino d’Estate”, con i bagni inaccessibili alle persone con disabilità motoria, come denunciato anche sulle pagine di «Superando.it».
A questo punto attendiamo con estrema curiosità quale sarà la situazione riguardante l’accessibilità del filobus e di tutte le infrastrutture collegate, dato che nemmeno su tale questione abbiamo avuto ascolto…
Presidente dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti.
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