Più trasparenza sugli istituti di tutela giuridica: un sit-in a Bologna

Prenderà le mosse dalla vicenda riguardante una donna con disabilità sottoposta ad interdizione e dalle istanze portate avanti dalla sorella di lei, nel constatare la poca trasparenza sulla gestione patrimoniale e sugli aspetti sanitari, il sit-in promosso per il 23 novembre davanti al Tribunale di Bologna dall’Associazione Diritti Senza Barriere, per chiedere al Presidente del Tribunale stesso «che vigili affinché la trasparenza nella gestione degli istituti di tutela sia attuata concretamente»

Particolare di viso femminile, con espressione di profondo sconfortoVi sarà nella mattinata di giovedì 23 novembre a Bologna, un sit-in di protesta per chiedere ai Giudici Tutelari una maggiore trasparenza nella gestione degli istituti di tutela giuridica.
L’iniziativa, che si terrà a partire dalle 9 davanti al Tribunale del capoluogo emiliano (Via Farini, 1), è organizzato da Diritti Senza Barriere, Associazione di volontariato locale, attiva dal 2001, che si ispira ai princìpi della solidarietà umana e si prefigge di operare nell’àmbito della tutela e della promozione dei diritti nel settore sanitario e assistenziale.

Il tutto prende le mosse dalla vicenda riguardante una donna con disabilità sottoposta ad interdizione e le istanze portate avanti dalla sorella di lei, nel constatare la poca trasparenza nella gestione patrimoniale e negli aspetti sanitari. In particolare alla sorella e ai suoi legali è stato negato l’accesso alla documentazione inerente alle modalità di compartecipazione ai costi dei servizi della donna sottoposta a tutela, compartecipazione definita illegittima da numerose Sentenze.
Sul versante sanitario, inoltre, la Giudice Tutelare ha negato alla familiare l’autorizzazione ad interloquire coi medici che hanno in cura la donna con disabilità, e in particolare di dare il suo contributo per monitorare la terapia, cercando di individuare tempestivamente e limitare gli effetti collaterali dei farmaci.

Facendo riferimento a tale vicenda, il sit-in di protesta chiederà a Pasquale Liccardo, presidente del Tribunale di Bologna, «che vigili affinché l’enunciata trasparenza nella gestione degli istituti di tutela sia attuata concretamente, con il rilascio degli atti richiesti, e col riconoscimento alla familiare dell’autorizzazione sanitaria necessaria a garantire il benessere della malata. In definitiva, che la Giudice Tutelare adempia al suo dovere di servizio con imparzialità, come stabilisce la nostra Costituzione». (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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