Una carrozzina rossa a fianco di una panchina rossa

Il 25 novembre scorso, anche la UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha partecipato attivamente con un’installazione alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, inaugurando nei pressi della propria sede una panchina rossa e una carrozzina rossa, simboli di un’accoglienza inclusiva di tutte le donne vittime di violenza. Il tutto per esprimere in modo immediato ed efficace che nessuna donna è immune da questo terribile fenomeno

UILDM Bergamo, panchina rossa e carrozzina rossa, 25 novembre 2023

Alcune volontarie della UILDM di Bergamo con la panchina rossa e la carrozzina rossa installate il 25 novembre

Il 25 novembre scorso, anche la UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha partecipato attivamente con un’installazione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, inaugurando nei pressi della propria sede una panchina rossa e una carrozzina rossa, simboli di un’accoglienza inclusiva di tutte le donne vittime di violenza.

Infatti, pur essendo le donne con disabilità esposte ad un maggiore rischio di subire violenza rispetto alle altre donne, purtroppo, nel nostro Paese, i Servizi Antiviolenza accessibili per loro, e dotati di personale specificamente formato ad accoglierle, sono ancora pochissimi. A ciò si aggiunga che spesso le donne con disabilità sono invisibili anche nelle comunicazioni pubbliche e nelle campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Sotto questo profilo, porre una carrozzina rossa accanto alla panchina rossa, uno dei simboli del contrasto alla violenza contro le donne, esprime in modo immediato ed efficace che nessuna donna è immune da questo terribile fenomeno.
L’iniziativa, che ha previsto ulteriori momenti celebrativi e altre installazioni, è stata realizzata a cura delle Reti di Quartiere I colori della Morla di Valtesse Valverde e La tavolozza di Monterosso, in collaborazione con la Scuola Camozzi e il Circolo dei narratori dell’Associazione Il Cerchio di Gesso. (Simona Lancioni)

Si ringrazia Annalisa Benedetti per la segnalazione.

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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