Persone con disabilità dall’antropologia biblica alla rappresentazione sociale

Aprire una riflessione su quali segni, interpretazioni e ruoli abbia assunto la disabilità nella tradizione biblica e nella dimensione sociale, per rilanciare un nuovo sguardo e nuove parole perché la persona con disabilità possa finalmente riconoscersi in una narrazione di sé che affermi il pieno valore umano della sua identità specifica: è l’obiettivo di “Come noi? La persona con disabilità. Dall'antropologia biblica alla rappresentazione sociale”, incontro organizzato per il 5 dicembre a Milano (ma fruibile anche online) dal Centro Culturale Protestante di Milano
Copertina di "A Sua immagine?"
La copertina del libro “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità”

Come noi? La persona con disabilità. Dall’antropologia biblica alla rappresentazione sociale: è questo il titolo dell’incontro organizzato per il pomeriggio di martedì 5 dicembre a Milano (Sala attigua alla Libreria Claudia, Via Francesco Sforza, 12/a, ore 18, ma con diffusione anche in streaming in YouTube e in Facebook) dal Centro Culturale Protestante di Milano.
Con tale appuntamento si intende aprire una riflessione su quali segni, interpretazioni e ruoli abbia assunto la disabilità nella tradizione biblica e nella dimensione sociale, per rilanciare un nuovo sguardo e nuove parole perché la persona con disabilità possa finalmente riconoscersi in una narrazione di sé che affermi il pieno valore umano della sua identità specifica.

Insieme ad Elena Natoli, pastora presso la Chiesa Evangelica Valdese di Milano, parteciperanno all’incontro Matteo Schianchi, ricercatore all’Università di Milano-Bicocca e Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Quest’ultimo è uno dei curatori del saggio A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità (La Vita Felice, 2022), opera di cui ci siamo già occupati in diverse occasioni sulle nostre pagine, che è sostanzialmente la traduzione del saggio “Us” not “Them”. Disability and Catholic Theology and Social Teaching (“Noi”, non “loro”. Disabilità, teologia e dottrina sociale cattolica), pubblicato da Justin Glyn, gesuita non vedente e avvocato australiano, docente di Diritto Canonico presso il Catholic Theological College, General Counsel del Distretto Australiano della Compagnia di Gesù, una traduzione, tuttavia, arricchita da ulteriori approfondimenti, oltre ad avere dato vita a un prezioso luogo virtuale di continuo confronto nel blog asuaimmagine.it. (S.B.)

Per approfondire fare riferimento a questo link, nel sito della LEDHA, che propone anche un’intervista con la pastora Elena Natoli. Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

Share the Post: