Noi, persone con disabilità, unici protagonisti della nostra vita

«Fiumi di inchiostro – scrivono da ENIL Italia – sono stati utilizzati per stilare una documentazione enorme in materia di disabilità e diritti umani. La loro piena esigibilità continua però a rimanere una chimera per moltissime persone con disabilità a causa del muro di diseguaglianze territoriali. Dobbiamo ricordare a noi stessi che la storia ci insegna il principio di “lottare per i propri diritti”. Dobbiamo quindi essere noi stessi gli unici protagonisti della nostra vita e sforzarci per contribuire quanto possibile a trasformare le parole in realtà»

Uomo con disabilità in carrozzina fotografato di spalle con le braccia levateFiumi di inchiostro sono stati utilizzati per stilare una documentazione enorme in materia di disabilità e diritti umani. La loro piena esigibilità continua però a rimanere una chimera per moltissime persone con disabilità a causa del muro di diseguaglianze territoriali. Persone costrette a sopravvivere in situazioni giornaliere anche estremamente difficili, al limite di ogni energia fisica e mentale.
Al di là dei numeri che si potrebbero snocciolare per dimostrare l’evidenza, dobbiamo ricordare a noi stessi, sull’impronta del motto Nulla su di Noi senza di Noi, che la storia ci insegna un altro principio, ossia il Fight for Your Rights, ovvero “lottare per i propri diritti”.
Le persone con disabilità che non possono vivere senza assistenza sono le più esposte ad una non vita. A partire dal rischio di segregazione a qualsiasi livello, che sia esso familiare o istituzionale. Se pensiamo poi a tutte quelle persone con disabilità che vivono la tragedia delle guerre, ci rendiamo conto di quanto denaro speso per uccidere i propri simili si potrebbe impiegare per rendere una vita migliore, con più salute, autonomia e indipendenza.

È stato bello sentire il nostro Presidente della Repubblica, in occasione della recente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ricordarsi di Noi con attenzione, dichiarando: «È necessario cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi». «Le persone con disabilità – ha concluso – chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti».
È tutto condensato in queste frasi.

Parafrasando il nostro inno d’Italia, ci rendiamo conto che le persone con disabilità non sono davvero fratelli, perché le diseguaglianze territoriali non consentono neanche i semplici diritti di cittadinanza enunciati dalla Costituzione. Per noi è impensabile pensare di poter cambiare Regione e addirittura Comune, per non perdere i pochi diritti conquistati senza andare incontro ai differenti regolamenti interpretati sempre sulla base del finto concetto di risorse disponibili.
In tema di assistenza alla persona la situazione è ancora più diseguale, perché in ogni Regione nascono regolamenti appositi, non per applicare quanto è stato definito, bensì per interpretarlo in modo negativo, allontanando sempre di più quella dignità che i diritti esigibili dovrebbero rendere efficaci.
Dobbiamo quindi essere noi stessi gli unici protagonisti della nostra vita e sforzarci ogni giorno per contribuire quanto possibile a trasformare le parole non in sogni, ma in realtà.

ENIL Italia è la componente nazionale dell’European Network on Independent Living, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

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