Come Gruppo Donne della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) esprimiamo la nostra profonda preoccupazione riguardo alla mancanza di rappresentanza femminile nelle recenti nomine dei coordinatori dei cinque Gruppi di Lavoro dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, un evidente squilibrio di genere che non può essere ignorato, che altera e non rispecchia la nostra società composta da uomini e donne.
L’Osservatorio, istituito per implementare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e quindi monitorare e promuoverne l’inclusione, dovrebbe garantire anche l’equità di genere in tutte le sue iniziative, sostenendo la partecipazione piena e effettiva delle donne e favorendo le opportunità di leadership a tutti i livelli decisionali nella vita politica, economica e pubblica.
La mancanza di una rappresentanza equa delle donne non solo va contro i principi di parità, ma può anche portare a un’analisi distorta delle questioni legate alle persone con disabilità che, trascurando l’importanza di adottare un approccio intersezionale sul tema delle discriminazioni multiple subìte dalle donne con disabilità, limita la diversità di prospettive, influenzando le decisioni e le iniziative relative alle persone con disabilità.
Ribadiamo dunque la necessità di affrontare urgentemente la disparità creatasi nell’Osservatorio e sollecitiamo, all’interno di ogni Gruppo di Lavoro, l’implementazione di programmi di sensibilizzazione e formazione, per garantire una maggiore consapevolezza sulle discriminazioni multiple delle donne con disabilità, esposte a un rischio maggiore di violenza di genere.
Infatti, in occasione del recente 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione delle violenze sulle donne, è stato annunciato dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, d’intesa con la ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Eugenia Roccella, la costituzione presso l’Osservatorio sulla Condizione delle Persone con Disabilità, di un gruppo ad hoc sul tema della violenza contro le donne con disabilità, riconoscendo che le questioni collegate alle discriminazioni di genere incidono sulla vita delle donne con disabilità.
Promuovere un ambiente realmente inclusivo sarà possibile solamente tenendo conto delle donne qualificate e competenti che parteciperanno ai lavori dei cinque Gruppi, garantendo che le loro voci siano udite e rispettate nei processi decisionali relativi all’Osservatorio.