Pensando al Natale e tornando al libro A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità, propongo questo mia nuova breve riflessione, considerato che al rapporto tra disabilità e spiritualità, «Superando.it», da quando è uscito quel libro, ha dato spazio, se non sbaglio, a ben dieci contributi. Personalmente mi rallegro di questo dato, perché credo sia importante richiamare l’attenzione di Lettori e Lettrici sul tema, specialmente oggi, dove tutto spinge alla omologazione delle vite verso il modello consumistico, motore di abnormi profitti per pochi.
Pensando al Natale, fuori dalla perversa logica consumistica e inteso come memoria della nascita di un ebreo che spese e donò la sua vita nell’amore, se vogliamo proprio dare un volto al mistero che chiamiamo Dio, e quindi all’immagine sua e dei suoi figli, quale potrebbe essere l’immagine più appropriata se non quella che la vita di Gesù Nazareno esprime? Egli ha mostrato infatti al mondo quale grandezza può raggiungere l’umanità nascosta in tutti noi.
Di fronte a questo fatto, tutti i dualismi “noi-loro”, compreso quello evidenziato nel libro e nei dibattiti che sono seguiti, tra persone con e senza disabilità, svaniscono alla luce del potenziale di umanità che gli esseri umani possono esprimere al di là di ogni genere di differenze.
Ringraziamo Simona Lancioni per la scelta dell’immagine.
Nella colonnina a destra dell’articolo presente a questo link (Articoli correlati), sono presenti tutti i contributi già pubblicati in «Superando.it», che hanno preso spunto dal libro A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità.