«La musica elettronica offre un’ampia gamma di possibilità creative e una grande flessibilità nel campo della produzione musicale. Attraverso i miei laboratori musicali inclusivi, voglio assicurarmi che tutti abbiano l’opportunità di esplorare il loro potenziale musicale e di esprimersi senza limitazioni. La musica, infatti, può essere uno strumento potente per creare connessioni e superare le barriere che spesso limitano le persone con diverse disabilità»: a dirlo è Matteo Scapin, docente di produzione musicale, che ha sviluppato appunto un proprio metodo innovativo, per promuovere l’inclusione attraverso la musica, creando, come detto, laboratori musicali che offrono opportunità di apprendimento e di espressione a persone di tutte le abilità.
«I laboratori musicali inclusivi – aggiunge Scapin – promuovono l’autostima, la collaborazione e la consapevolezza delle diverse abilità presenti nel gruppo. Offrono inoltre una piattaforma per la crescita individuale (empowerment) e la valorizzazione delle capacità di ognuno».
Attraverso l’uso di strumenti e software di produzione musicale, Scapin ha creato dunque un ambiente accogliente e accessibile per tutti coloro che vi si avvicinano, indipendentemente dalle loro abilità. Il tutto utilizzando tecnologie innovative, come Controller MIDI adattabili e software di registrazione intuitivi, che consentono di sperimentare, esplorare e creare musica elettronica senza difficoltà fisiche o tecniche.
Scapin lavora già da tempo a stretto contatto con scuole, associazioni e fondazioni, collaborando con insegnanti, educatori e musicisti, per integrare il proprio metodo di insegnamento all’interno dei programmi educativi esistenti e i risultati finora ottenuti, diffondendo le metodiche dei suoi laboratori musicali, sono stati davvero notevoli, permettendo a numerose persone con disabilità di partecipare attivamente alla creazione e alla performance di brani musicali elettronici, ma anche e soprattutto di migliorarne l’autonomia personale. (S.B.)
Per ogni approfondimento, l’indirizzo di Matteo Scapin è matteo.scapin89@gmail.com, la sua pagina Facebook è a questo link.
Articoli Correlati
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Da “Giovanni: lavori in una nicchia” al pieno sviluppo della persona umana «Sono grato alla nuova tecnologia per tutto ciò che ha apportato - scrive tra l’altro Giovanni Maffullo -, ad esempio in termini di compensazione di talune evidenti difficoltà presenti nell’area…
- Abbiamo "toccato con mano" la Tunisia È stato uno dei più apprezzati eventi cultural-sportivo-turistici fra quelli organizzati in 40 anni dall’ADV (Associazione Disabili Visivi). L’hanno chiamata “Settimana Gialla”, per richiamare il colore delle sabbie del Sahara,…