La quattordicesima edizione del Convegno Internazionale La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale, organizzato dal Centro Studi Erickson e tenutosi nel novembre scorso al Palacongressi di Rimini [se ne legga anche la nostra presentazione, N.d.R.], è stata la prima che si è svolta, purtroppo, senza Andrea Canevaro, professore emerito dell’Università di Bologna e “padre” della Pedagogia Speciale in Italia, venuto a mancare nella primavera dello scorso anno, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama pedagogico e scientifico attuale.
Il convegno di Rimini ha visto la partecipazione di oltre 3.500 docenti, dirigenti scolastici, educatori professionali, pedagogisti, psicologi, assistenti all’autonomia e alla comunicazione, rappresentanti di Associazioni di genitori e familiari, assistenti sociali e operatori sanitari. Oltre 170 i relatori, nazionali e internazionali, che hanno condotto tre sessioni plenarie, otto tavole rotonde, numerosi workshop, qtalk e laboratori.
Tra le varie proposte evidenziamo qui quelle del professor Marco Pontis, autore e formatore, già docente di Pedagogia e Didattica Speciale delle Disabilità Intellettive e dei Disturbi dello Sviluppo e di Pedagogia e Didattica Speciale per la Collaborazione Multiprofessionale all’Università di Bolzano, che da oltre vent’anni anni lavora con e per le persone con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità complesse, collaborando costantemente con le Associazioni di familiari per la formazione dei genitori e degli operatori e per la supervisione degli interventi educativi basati sulle evidenze scientifiche. Per il Centro Studi Erickson, Pontis si occupa di formazione per professionisti scolastici, educativi e sanitari ed è autore di numerosi testi, oggi tradotti anche in altri Paesi, oltreché di articoli e saggi scientifici.
Pontis ricorda con emozione il suo grande Maestro, Andrea Canevaro: «Andrea – dice – mi ha accompagnato sin dagli inizi del percorso formativo universitario e mi ha fatto un dono enorme, per il quale non finirò mai di ringraziarlo, scrivendo la prefazione al mio libro Le checklist per l’autonomia. Materiali per valutare e insegnare le abilità di autonomia nelle disabilità complesse, edito da Erickson nel 2019. Vorrei condividere con i Lettori e le Lettrici un breve estratto di quella sua meravigliosa riflessione».
Di seguito., quindi, la riflessione di Andrea Canevaro citata da Marco Pontis.
«Arriva una diagnosi…
Arriva una diagnosi. La diagnosi, però, non annulla le differenze individuali. Non individua un unico processo per tutti coloro che hanno la stessa diagnosi. Una diagnosi dovrebbe aprire alla curiosità di sapere a quale famiglia di meccanismi appartiene quel singolo individuo. La stessa parola diagnosi dovrebbe aprire alla curiosità. Per ragioni che non è il caso di approfondire in un’introduzione, può accadere frequentemente che una diagnosi spenga l’interruttore della curiosità.
Una diagnosi di autismo potrebbe far ritenere che esista un autismo. L’esperienza dice che ogni autismo è nello stesso tempo originale e all’interno di un quadro diagnostico. Bisogna essere curiosi per scoprirne l’originalità, che va oltre il quadro diagnostico.
L’autore di queste note è stato favorito dalla lettura del libro dell’astrofisico statunitense Mario Livio: Curiosi. L’arte di fare domande giuste nella scienza e nella vita, Milano, Rizzoli, 2017. Questa lettura, che ha accompagnato quella del bel libro di Marco Pontis, ha creato una congiuntura favorevole a queste riflessioni».
Cosa sono le buone pratiche?
«Che cosa sono le buone pratiche? Le buone pratiche sono quelle che permettono di realizzare un sistema di funzionamento, funzionamento della scuola, funzionamento dell’apprendimento, meglio ancora, funzionamento dell’educazione, del progetto di vita, ancora di più ampio significato, ma anche potrebbe essere il funzionamento del traffico, dei trasporti urbani ed extraurbani, delle poste, delle comunicazioni, del lavoro, che abbia un obiettivo, quello di accogliere tutti, e nel termine “tutti” vedere le pluralità di condizioni; in linea di tendenza, perché “tutti” è un assoluto e noi non abbiamo la possibilità di misurarci con l’assoluto, è oltre la nostra dimensione.
Però la linea di tendenza del “tutti”, e del “tutte”, quindi le differenze di genere sono importanti, è proprio nella necessità di tenere conto di condizioni che possono presentarsi senza che noi le abbiamo già conosciute, e quindi devono in qualche modo contenere le buone pratiche degli elementi di flessibilità funzionale, non di arresto del sistema, non di arresto del funzionamento e neanche di un funzionamento separato. Integrati nel funzionamento abituale di una struttura, di un progetto, di una realizzazione, vi sono gli elementi di differenza».
Andrea Canevaro
Professore Emerito dell’Università di Bologna.
Vediamo ora quali sono stati i contributi di Marco Pontis all’interno della convention al Palacongressi di Rimini e altre sue iniziative.
Tavola rotonda sul Piano educativo individualizzato in prospettiva bio-psico-sociale: aspetti normativi e indicazioni operative
La tavola rotonda ha avuto l’obiettivo di arricchire il confronto e ampliare il dibattito sui temi più attuali che caratterizzano il PEI (Piano Educativo Individualizzato), con un particolare focus sulla prospettiva bio-psico-sociale.
Sono stati messi in evidenza dai diversi relatori molteplici punti di forza e criticità, partendo da quelli che sono i principali temi emersi e le diverse posizioni che animano il dibattito attuale e le sperimentazioni “sul campo”.
Le diverse professionalità che hanno offerto il loro contributo didattico e scientifico alla tavola rotonda, come Sofia Cramerotti, responsabile della Ricerca e Sviluppo (Sezione Psicoeducativa e Didattica) di Erickson, che ha moderato la sessione; Lucio Cottini, Flavio Fogarolo, Marco Pontis e Carlo Scataglini che, oltre a evidenziare prospettive e punti di vista comuni, ma anche differenti in base alle loro specifiche competenze, hanno offerto ai partecipanti un’occasione di confronto e di riflessione preziosa,, per orientare l’agire dei membri del GLO (Gruppo di Lavoro Operativo sull’Inclusione), coinvolti nella stesura del Piano Educativo Individualizzato.
Sono state infine delineate le possibili azioni di miglioramento volte a promuovere proposte concrete per far sì che il PEI diventi sempre più e, prima di tutto, strumento di progettazione educativa, condivisione in rete e inclusione scolastica e sociale.
Workshop su Programmazione educativa personalizzata per l’autonomia e la vita adulta: metodologie, strategie e strumenti evidence-based
Questo workshop, partecipatissimo, ha fornito una panoramica sulle metodologie, le strategie e gli strumenti validati dalla comunità scientifica internazionale per la programmazione educativa personalizzata, mirata all’autonomia e alla vita adulta delle persone con disabilità.
L’incontro è stato finalizzato in sostanza ad esplorare e conoscere meglio alcuni strumenti utili a sviluppare programmi educativi personalizzati efficaci, concordati e condivisi in rete. In particolare, l’obiettivo è stato proprio quello di presentare un approccio basato sulle evidenze scientifiche, per creare programmi educativi individualizzati che promuovano lo sviluppo concreto delle abilità e delle competenze necessarie a condurre una vita quanto più indipendente, autodeterminata e soddisfacente possibile, in linea con i bisogni unici di ciascuna persona, con i suoi interessi e le sue aspirazioni per il futuro.
Lorenzo tra le nuvole. Educazione, scuola e adolescenza: incontro con l’Autore
“Andando Oltre”… il convegno riminese, Marco Pontis ha segnalato anche un’iniziativa gratuita in programma per il 9 febbraio 2024, volta a sensibilizzare genitori e professionisti scolastici, educativi e sanitari. Saranno coinvolti anche centinaia di studentesse e studenti della scuola secondaria di secondo grado.
L’evento sarà gratuito, come detto, e aperto a tutti, allo scopo di costruire un dialogo tra genitori e professionisti,, per affrontare insieme, senza tabù, le tematiche sensibili dell’educazione affettiva e sessuale a scuola, dell’educazione alla conoscenza, al rispetto e alla valorizzazione di tutte le unicità umane e lavorare in sinergia per realizzare attività educative e didattiche concrete per la prevenzione del bullismo/cyberbullismo, della violenza di genere e del suicidio in età adolescenziale.
Life motive dell’iniziativa saranno le storie delle ragazze e dei ragazzi contenute in uno degli ultimi libri di Pontis (Lorenzo tra le nuvole. Educazione, scuola e adolescenza”, edizioni KDP, letto in formato kindle da oltre 10.000 persone e vincitore del Premio Letterario Internazionale Voci Città di Roma, 2020/2021). A questo link è disponibile il modulo per l’iscrizione gratuita.