La posizione di FISH e Forum del Terzo Settore sulla Legge di Bilancio

«Bene il Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità, ma si poteva e si doveva certamente fare di più per le persone con disabilità e le loro famiglie»: lo dichiara il presidente della Federazione FISH Falabella, commentando la Legge di Bilancio. Anche il Centro Studi Giuridici HandyLex evidenzia le carenze della norma, mentre la portavoce del Forum del Terzo Settore Pallucchi afferma che «i più gravi problemi sociali del Paese rimangono purtroppo privi di risposte adeguate all’interno di questa Legge di Bilancio»

Legge di Bilancio per il 2024«Attendevamo un’attenzione maggiore sui temi della disabilità, anche perché servono adeguate risorse per garantire diritti e pari opportunità alle persone con disabilità»: lo ha dichiarato in una nota Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a commento della Legge di Bilancio entrata in vigore il 1° gennaio (Legge 213/23, Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026), sottolineando in particolare che «le censure da noi evidenziate a suo tempo durante l’audizione sulla stessa Legge di Bilancio, presso le Commissioni Riunite di Senato e Camera [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.], circa la mancanza di previsioni economiche che avrebbero limitato l’esigibilità dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie oggi, nostro malgrado, non sono state superate».

Positivamente, per altro, viene giudicata dalla FISH l’istituzione del Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità, che almeno per il 2024 avrà una dotazione superiore ai 552 milioni di euro. «Un Fondo Unico – si legge nella nota della Federazione, che avevamo chiesto da tempo, ma che purtroppo non basta. Per questo avevamo presentato oculati emendamenti, tra cui l’implementazione del Fondo sulla Vita Indipendente, sui carigiver familiari, sulla non autosufficienza, emendamenti che sicuramente avrebbero avviato un cambio di passo sui temi della disabilità. Peccato non siano stati accolti».
«In conclusione – è il giudizio finale del Presidente della FISH – si poteva certamente fare di più per le persone con disabilità. Il Governo ci ha ascoltato su alcuni provvedimenti, ma questo non è bastato. Dai prossimi giorni, dunque, riprenderemo a confrontarci con il Governo, con le forze di maggioranza e di opposizione e lavoreremo affinché i temi della disabilità diventino realmente prioritari e centrali nelle politiche di questo Paese».

Da segnalare che anche HandyLex, il Centro Studi Giuridici della FISH, ha prodotto in questi giorni la consueta ampia analisi della Legge di Bilancio (disponibile a questo link), di cui vale tuttavia la pena riprendere un’annotazione in premessa, ove si scrive che «a differenza degli scorsi anni, dove l’analisi delle Leggi di Bilancio prodotte dal Nostro Centro Studi, era stata sempre “asettica”, non acuendo oltremodo criticità magari rilevate nell’analisi del testo, quest’anno non possiamo fare a meno di attenzionare un dato preoccupante. Se da un lato, infatti, la legge ha istituito un “Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità”, nulla si rileva, purtroppo, in tema di politiche lavorative, sanitarie e scolastiche in favore dei lavoratori/ici, studenti e studentesse, famiglie e persone con disabilità. Eppure, le organizzazioni maggiormente rappresentative, invitate in sede di Commissioni Riunite, avevano presentato le loro proposte emendative, evidenziando alcune preoccupazioni circa la mancanza di previsioni economiche che avrebbero limitato l’esigibilità dei diritti da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie».

Sempre a proposito della Legge di Bilancio, registriamo infine la nota diffusa dal Forum Nazionale del Terzo Settore, secondo la cui portavoce Vanessa Pallucchi, «i più gravi problemi sociali del Paese rimangono purtroppo privi di risposte adeguate all’interno di questa Legge di Bilancio».
«La fase critica e complessa che stiamo attraversando – ha aggiunto -, in particolare con l’aumento drammatico delle disuguaglianze, della povertà e dell’emarginazione sociale, necessita innanzitutto di ingenti investimenti nel sistema di welfare e, in ogni caso, di iniziative che provino a strutturare soluzioni durature. La Manovra contiene invece misure di breve respiro, non in grado di incidere alla radice dei problemi, compreso quello della natalità».

«Apprezziamo altresì le novità positive presenti nel testo – ha sottolineato ancora Pallucchi -, come l’istituzione del Fondo Unico Disabilità con una dotazione di 552 milioni di euro, e le risorse stanziate per il contrasto alla violenza sulle donne. Tuttavia, quasi nessuna delle proposte del Forum del Terzo Settore è stata accolta da Governo e Parlamento: tra queste, maggiori investimenti in cooperazione allo sviluppo che si sarebbero rivelati essenziali anche alla luce del cosiddetto “Piano Mattei”, risorse per i giovani e il Servizio Civile, sostegni per gli Enti di Terzo Settore, che rappresentano un valore ancora non sufficientemente riconosciuto». (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’analisi della Legge di Bilancio, curata dal Centro Studi Giuricidi HandyLex.
Per ulteriori informazioni:
° ufficiostampa@fishonlus.it
° stampa@forumterzosettore.it

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