«L’assenza di risorse dello Stato, lasciando tutto alle risorse territoriali, non consentirà di garantire i servizi minimi, aumentando, di fatto, le disparità territoriali e tra cittadini e cittadine. Saranno dunque i più vulnerabili, e tra loro le persone con disabilità, a pagare, ancora una volta, in termini di welfare e diritti»: lo dichiara in una nota Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo l’approvazione al Senato del Disegno di Legge n. 615 sull’autonomia differenziata (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione), in attesa ora di passare alla Camera. «Come avevamo detto lo scorso anno – aggiunge – sarebbe più giusto lavorare più che sull’autonomia differenziata, sull’autonomia solidale. In questo senso lo Stato dovrebbe sostenere le Regioni in maggiore difficoltà».
«L’approvazione in Senato del Disegno di Legge sull’autonomia differenziata – spiegano poi dalla Federazione -, incide anche sui LEP (Livelli Essenziali di Prestazione). Le Regioni, infatti, potranno trattenere il gettito fiscale legato alle erogazioni del servizi per l’utilizzo di quelle risorse sul proprio territorio. Ciò, però, potrebbe portare ad un ulteriore squilibrio, con le Regioni più povere dotate di una minore capacità di spesa. E, tra queste, ci sono quelle del Mezzogiorno. I LEP, invece, devono essere garantiti, come dice la Legge, in maniera omogenea in tutta Italia».
«Il Disegno di Legge 615 – si aggiunge per altro – prevede che le funzioni autonome agli Enti Regionali potranno essere attribuite dopo l’approvazione dei LEP. Quest’ultimo passaggio è atteso dal 2017, ma sarà necessario amplificare il sistema e mettere al centro dei servizi la persona e le sue esigenze, dall’istruzione al lavoro fino alla salute». (S.B.)
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