La fotografia? Deve essere a portata di tutti

Il 3 febbraio al Centro Spazio Vita Niguarda di Milano vi sarà il corso “Fotografare le emozioni”, un appuntamento tra arte e inclusione, per fare esplorare il mondo della fotografia a persone con disabilità e ai loro caregiver. Diverse le valenze dell'iniziativa, come spiegano i promotori: fornire competenze tecniche per fotografare con il proprio dispositivo, fornire un'altra modalità per aiutare le persone a esprimere le proprie emozioni in un'ottica di benessere psicologico e di realizzazione personale e c'è anche una valenza di terapia occupazionale

corso fotografia spazio vita niguarda 3 febbraio milanoTecniche, “trucchi”, sperimentazione, emozioni. Ruota attorno a questi quattro concetti il corso Fotografare le emozioni, ideato da Spazio Vita Niguarda, Cooperativa che nasce adiacente all’Unità Spinale dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, e che si svolgerà sabato 3 febbraio dalle 14 alle 18.
La counselor Sylva Fiorini, che insieme alla fotografa Veronica Viacava condurrà il corso, contattata da «Superando.it», ci ha spiegato nel dettaglio in cosa consisterà l’iniziativa: «Uno smartphone sempre a portata di mano ci permette di fotografare qualsiasi immagine in qualsiasi momento. Farlo con una particolare attenzione ci porta ad andare oltre l’apparente “banalità” delle piccole cose che ci circondano nella vita quotidiana, e delle quali spesso non ci accorgiamo nemmeno: possiamo catturare momenti ed oggetti facendoli rivivere e restituendo loro un senso, esprimendo la nostra creatività, attraverso il nostro vissuto e l’emozione che ci stimola».
«In questo modo – aggiunge Fiorini –  attraverso lo scatto, non sperimentiamo solo una maggiore attenzione verso l’ambiente esterno, ma anche verso il nostro ricchissimo mondo interiore: ci fermiamo ad ascoltare le nostre sensazioni ed emozioni,  che attraversano costantemente il nostro vissuto quotidiano, in un fluire  spesso al di sotto della nostra consapevolezza. Nel pomeriggio che passeremo insieme vi invitiamo a sperimentare, con il vostro smartphone, un’immersione nel “qui ed ora”, attraverso colori, immagini, sensazioni, ed emozioni».

Abbiamo coinvolto anche Silvia Ferrario, presidente di Spazio Vita Niguarda, per parlare del perché iniziative di questo genere sono inclusive: «Spazio Vita ha scelto di offrire questa opportunità alle persone con disabilità e ai loro caregiver perché la proposta è coerente con il nostro approccio generale, quello di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità motoria, attraverso una presa in carico a tutto tondo della persona. Per questo nel tempo abbiamo sviluppato numerosi servizi e attività. Si va dal counselling psicologico, al segretariato sociale, dai gruppi di auto mutuo aiuto alle attività del Centro Aggregazione Disabili che hanno un taglio ludico, socializzante, ma anche di espressione di sè (Arte Terapia, laboratorio Creta Ceramica, scuola di musica accessibile). Abbiamo poi il Servizio di Formazione Autonomia, partito nel 2019, che sviluppa progetti di autonomia personalizzati, l’area lavoro, che promuove l’inserimento appunto nel mondo del lavoro, il TechLab che si occupa di tecnologia assistiva e domotica e infine le Cure Domiciliari. Tante attività rivolte a persone con disabilità motoria congenita e acquisita, in cura presso il Niguarda o afferenti dal territorio».

«Il corso Fotografare le emozioni nello specifico  – sottolinea Ferrario – ha diverse valenze: fornire competenze tecniche per fotografare appunto con il proprio dispositivo, fornire un’altra modalità per aiutare le persone a esprimere le proprie emozioni in un’ottica di benessere psicologico e di realizzazione personale e infine anche una valenza di terapia occupazionale (capire insieme come utilizzare lo smartphone anche se si hanno compromissioni motorie agli arti superiori)».

Segnaliamo una nota a nostro avviso importante: compilando il modulo di iscrizione (link a fine articolo) c’è la possibilità di chiedere supporto manuale per scattare le fotografie, un gesto non da poco e che evidenzia la natura davvero inclusiva del corso. (Graziano Rossi)

Modulo di iscrizione
Per ulteriori informazioni: Sylva Fiorini, sylvafiorini@gmail.com, 351 983 7055

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