Sulla composizione del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, insediatosi a metà gennaio, come avevamo riferito anche sulle nostre pagine, composizione fissata nell’articolo 3 del relativo Decreto, si pronuncia in una nota l’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, mettendone in discussione i criteri utilizzati, il tutto sintetizzato in una frase che riunisce le varie altre criticità sottolineate dall’Associazione stessa, vale a dire «come può esserci un tavolo di lavoro sulla legge che andrà a riconoscere, normare e tutelare la categoria, senza che ci siano i rappresentanti, tutti, della categoria in oggetto?» (il testo integrale della nota è disponibile a questo link).
A tal proposito i Genitori Tosti in Tutti i Posti ritengono che quanti fanno parte della propria rete «debbano fare sentire tali istanze al Ministero per le Disabilità, perché altrimenti la Legge che ne uscirà non sarà certamente per tutti».
Dal canto suo, l’Associazione CONFAD (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità), nel riferire della recente conferenza Diritti delle famiglie con disabilità. Per un’azione legislativa nazionale che riconosca tutele e diritti dei caregiver familiari, organizzata a Roma, afferma di voler «continuare a portare avanti con decisione i punti salienti e per noi imprescindibili della problematica dei caregiver familiari, anche al Tavolo tecnico di lavoro istituito dal Ministero per le Disabilità», perché «la realizzazione di una legge nazionale che riconosca la figura del caregiver familiare all’interno di un quadro normativo che preveda finalmente la tutela di tutti i suoi diritti non può essere più rimandata» (a questo link il testo integrale della nota diffusa dal CONFAD). (S.B.)
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