Si guarda al futuro a Perugia per il reparto di Unità Spinale dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia. Mercoledì 31 gennaio si è infatti insediato il Tavolo di lavoro per rilanciare un esempio di innovazione del settore, una struttura deputata ad accogliere e a trattare persone con diagnosi di lesione midollare postraumatica e non traumatica e che lavora con un approccio multispecialistico e multiprofessionale in un’ottica di integrazione, per rispondere maggiormente ai bisogni di cura.
Al relativo incontro, destinato a ripetersi periodicamente, hanno partecipato il direttore generale dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, Giuseppe De Filippis, il direttore sanitario, Arturo Pasqualucci, il primario dell’Unità Spinale, Sauro Biscotto, con il suo gruppo di lavoro, ma anche il movimento associativo, con la presenza dell’AVI Umbria (Associazione Vita e Indipendente) e della FAIP (Federazione delle Associazioni Italiane delle Persone con Lesione al Midollo Spinale).
A proposito dell’insediamento del tavolo, il presidente della FAIP, Vincenzo Falabella, ricorda innanzitutto, come già sottolineato in passato, che «la gestione clinica e assistenziale di una persona con lesione midollare richiede necessariamente elevate competenze specifiche e multidisciplinarietà e in tal senso il modello clinico-assistenziale affermatosi universalmente è quello dell’Unità Spinale, cioè di un reparto dedicato e specializzato nella gestione di ogni fase della lesione spinale, con competenze multidisciplinari e multiprofessionali al proprio interno».
«Con l’insediamento del Tavolo presso l’Unità Spinale di Perugia – conclude – si rilancia pertanto la necessità di ricostruire per esso standard qualitativi e quantitativi, in modo tale da essere più rispondenti ai bisogni dei pazienti». (G.R.)
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