Ha preso il via a Napoli l’iniziativa di salute visiva denominata Ci vediamo a Scampia, promossa dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e da IAPB Italia, componente nazionale dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, iniziativa che si protrarrà fino al 22 marzo, proponendo una serie di esami completi della vista, completamente gratuiti, per persone fragili e in situazione di svantaggio, residenti nel quartiere partenopeo di Scampia, presso il Centro Diurno Don Guanella e la Parrocchia Santa Maria della Provvidenza nel rione Don Guanella.
Come spiegano i promotori, «l’iniziativa congiunta, patrocinata dal Comune di Napoli, si pone l’obiettivo di rendere libere da problemi visivi aree urbane in situazione di particolare disagio, come già fatto lo scorso anno nel quartiere romano di Corviale, in occasione della prima tappa di questo progetto. A Scampia, dunque, quaranta persone al giorno, residenti nel quartiere e individuate in modo capillare da Associazioni non profit che operano sul territorio, potranno beneficiare gratuitamente di consulenze preventive della vista, per un totale di circa 1.400 esami della vista, a cura di uno staff di medici specialisti».
Particolarmente significativa anche la sede scelta per l’iniziativa, la Parrocchia di Santa Maria della Provvidenza nel rione Don Guanella, guidata dal “parroco anticamorra” don Aniello Manganiello e da don Pino Venerito, direttore del Centro Diurno, luogo simbolo della lotta al degrado sociale, alla povertà e alla criminalità.
«Il legame tra esclusione sociale e problemi della vista – sottolineano dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia – è sempre più accentuato, come conferma un’indagine da noi condotta, insieme alla Società di ricerca Tolomeo. Secondo tale studio, infatti, la povertà può essere allo stesso tempo causa e conseguenza di uno stato di ipovisione e/o di cecità: chi non ha la consapevolezza, l’alfabetizzazione sanitaria, una rete familiare e sociale né mezzi sufficienti a farsi curare, trascura, non di rado, condizioni patologiche che potrebbero essere curate con una diagnosi precoce o prevenute del tutto». Concetti, questi ultimi, che spesso siamo costretti sulle nostre pagine a riferire più in generale anche alla disabilità, e non solo ai problemi della vista, ricordando che povertà e disabilità sono fenomeni che si potenziano reciprocamente, in un perverso circolo vizioso tra causa ed effetto. (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ampio approfondimento sull’iniziativa. Per ogni ulteriore informazione: Fabrizio Broccoletti (f.broccoletti@ltmandpartners.it).