Ci siamo già occupati nei giorni scorsi di un recente bando prodotto dalla Città Metropolitana di Genova, con il quale è stato formalizzato un Avviso di manifestazione di interesse per ricoprire l’incarico di disability manager e delle proteste cui esso abbia dato luogo (se ne legga a questo e a questo link).
Oggi, sul medesimo tema, riceviamo e pubblichiamo il seguente contributo della FEDMAN (Federazione Disability Management).
«Non prevedere compensi per il disability manager – sottolinea il presidente della nostra Federazione Mauro Buzzi – è una scelta assolutamente sbagliata che non rispetta minimamente il grande lavoro svolto da questa figura innovativa così importante per la vita delle persone con disabilità».
Il disability manager può essere considerato come un facilitatore creativo, con il compito di costruire soluzioni che sostengano l’autonomia della persona con disabilità nelle diverse sfere della vita quotidiana: un costruttore di reti, di servizi, di soluzioni che, partendo necessariamente dai bisogni della persona con disabilità, dispone degli strumenti per realizzare una visione unitaria e coordinata, per migliorare la qualità delle politiche territoriali.
La Manifestazione di Interesse pubblicata dalla Città Metropolitana di Genova assegna al disability manager compiti e azioni di estrema complessità, tra cui la promozione di connessioni tra Amministratori e gli Uffici coinvolti, la promozione dell’esercizio dei diritti e delle opportunità di accesso e di fruizione dei servizi metropolitani da parte delle persone con disabilità, la promozione di progetti e iniziative innovative, per trovare soluzioni che sostengano l’autonomia e la piena accessibilità delle persone con disabilità nelle diverse sfere della vita quotidiana, la facilitazione del dialogo tra gli Enti, le Associazioni, le imprese e i cittadini, la collaborazione per la stesura del PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche).
Come è evidente, espletare tali compiti comporta necessariamente grande conoscenza della materia, profonda competenza, sensibilità, capacità organizzativa, impegno contante e continuativo, grande responsabilità. Tutte queste doti, fondamentali per adempiere al meglio al ruolo di disability manager, non possono essere richieste senza prevedere una comprovata esperienza e nessun compenso. La scelta della Città Metropolitana di Genova, non solo testimonia la scarsa attenzione per una vera promozione di politiche sulla disabilità, ma stride fortemente con quanto richiesto a questa figura in termini di professionalità. Tale scenario deve assolutamente cambiare.
Come FEDMAN, riteniamo quindi che non ci si possa improvvisare disability manager, perché chi viene individuato per coprire tale ruolo deve essere in possesso di una adeguata formazione acquisita attraverso la frequenza di appositi percorsi di formazione specialistici post-laurea e inoltre il disability manager non può essere minimamente equiparato ad un semplice volontario, ma è una figura professionale che deve essere, in quanto tale, retribuita adeguatamente.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto al sindaco della Città Metropolitana di Genova Marco Bucci, per richiedere l’immediata modifica della Manifestazione di Interesse. Auspichiamo pertanto che ci si ripensi e che venga pubblicato un nuovo bando, per dare la giusta dignità alla figura del disability manager, prevedendo il giusto riconoscimento economico per un professionista che mette a disposizione dell’Amministrazione esperienze e competenze, per garantire la piena inclusione delle persone con disabilità nella società.