L’anno scorso, era il 17 febbraio, fu Hyper-Attivo Amore, esattamente un anno dopo, quindi nel pomeriggio di venerdì 16 febbraio, sempre a Terni (Caffè Letterario della BCT-Biblioteca Comunale di Terni, ore 16.30), nell’àmbito degli Eventi Valentiniani 2024 della città umbra, il nuovo evento non potrà che chiamarsi Hyper-Attivo Amore 2.
Si tratta, lo ricordiamo, di un’iniziativa promossa dall’AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD) e patrocinata dal Comune di Terni, con il contributo della Fondazione Sbrolli, durante la quale si parlerà di amore in relazione all’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), e in particolare dell’impatto che lo stesso ADHD può avere nelle coppie in adolescenza e nella prima età adulta. Il tema sarà approfondito insieme a professionisti della salute mentale che si alterneranno con artisti dello spettacolo, della cultura e dell’arte. Protagoniste saranno anche le testimonianze di persone con ADHD.
«Hyper-Attivo Amore 2 si rivolge a tutti – spiega Patrizia Stacconi, presidente dell’AIFA – per far comprendere come l’ADHD, non diagnosticato e non trattato, possa compromettere le relazioni familiari e di coppia».
«Con questa iniziativa – aggiunge Paolo De Luca, referente per l’Umbria dell’AIFA – tentiamo di diffondere la conoscenza sull’ADHD, uscendo dallo schema scuola, famiglia, servizi sanitari e focalizzando l’attenzione sul possibile impatto del disturbo nelle relazioni di coppia, allo scopo di diminuire i rischi di effetti negativi».
L’ADHD è un problema caratterizzato da difficoltà nel mantenere l’attenzione, da impulsività e spesso iperattività che rendono più difficile l’autoregolazione dei comportamenti. I sintomi appaiono prima dei 12 anni di età e possono essere presenti in vari contesti (a casa, a scuola, al lavoro, negli hobby ecc.), e spesso proseguono anche in età adulta. Quel che complica ulteriormente la situazione nel nostro Paese alle persone che ne sono colpite e a chi sta loro vicino è il fatto che in Italia manca ancora una normativa nazionale specifica, oltre a trattarsi di un disturbo poco diagnosticato e troppe volte non adeguatamente trattato, rispetto alle chiare evidenze della letteratura scientifica.
Nello specifico dell’Umbria, le stime di prevalenza diffuse dall’AIFA e aggiornate al 1° gennaio 2023, indicano circa 18.000 persone con ADHD, dai 6 ai 67 anni di età (circa 4.500 minori tra i 6 e i 17 anni e circa 13.400 adulti tra i 18 e i 67 anni).
Da segnalare, in conclusione, che l’evento sarà preceduto (ore 15) da un incontro con Pietro De Rossi, psichiatra dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, aperto a tutti, ma rivolto in particolare a persone con ADHD, ai familiari e agli insegnanti, durante il quale lo specialista risponderà alle domande dei presenti. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo. Per ulteriori informazioni: ufficio.stampa@associazioneaifa.it (Francesca Mezzelani).