«Terzo Tempo non è solo il tradizionale dopo-gara dei rugbisti, dove i rivali sportivi si “mescolano” per mangiare e bere tutti insieme. Nell’Ambito Territoriale di Garbagnate Milanese, situato fra il confine nordoccidentale del Comune di Milano e il Saronnese e comprendente i Comuni di Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Paderno Dugnano, Novate Milanese, Senago e Solaro, Terzo Tempo è il nome di una rete di associazioni, cooperative sociali, enti pubblici e familiari di persone con disabilità attiva sin dal 2015 e impegnata nell’inclusione sociale delle persone con disabilità»: viene presentata così la Rete Terzo Tempo, che con la regia dell’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme di Bollate, crea connessioni tra i propri membri, favorisce la condivisione e lo sviluppo di pratiche e di attività per aumentare le possibilità che le persone con disabilità hanno di vivere come cittadini, persone attive e partecipi nelle nostre comunità.
Dal mese di maggio dello scorso anno, poi, vi sono sette realtà componenti di Terzo Tempo che stanno lavorando con particolare attenzione rispetto all’inclusione sociale delle persone con disturbo dello spettro autistico. Si tratta delle Associazioni INxAUT di Solaro, Il Pentolino di Senago, La Tenda-Gli Sgusciati di Novate Milanese e delle Cooperative Sociali ABPSI di Bollate, Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive di Garbagnate Milanese e Duepuntiacapo di Paderno Dugnano, con l’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme quale capofile, che grazie alla rete già attiva, hanno potuto cogliere l’opportunità offerta da un bando finanziato dal Fondo Inclusione Autismo istituito dal Ministero per le Disabilità e dalla Regione Lombardia.
Ne è nato così Terzo Tempo – Cantieri per la vita interdipendente, ampio progetto di iniziative volto a promuovere appunto la vita interdipendente delle persone. «Il senso profondo del programma – spiegano coloro che l’hanno voluto – consiste nel prendere atto che nella vita di ciascuno, anche delle persone con disabilità, sono centrali e indispensabili i legami e le relazioni. Ciò significa lavorare con le persone con disabilità, ma anche con le comunità in cui vivono affinché queste ultime divengano più accoglienti, per tutti. Affinché divengano luoghi in cui è più bello vivere, per tutti».
Nello specifico il progetto ha come beneficiari diretti le persone con disturbi dello spettro autistico di ogni età, le loro famiglie, i caregiver, altre persone con disabilità, tutta la cittadinanza interessata alle attività. Si prevede il coinvolgimento di circa sessanta persone con disturbi dello spettro autistico entro la scadenza di fine maggio del 2025. I beneficiari indiretti saranno la comunità professionale degli educatori e animatori, le associazioni, le cooperative sociali, le parrocchie, i servizi (scolastici, riabilitativi, sociosanitari) del territorio.
Ammontano a circa 400.000 euro le risorse complessive da utilizzare, per sviluppare azioni in tre specifiche direzioni. Innanzitutto verso una serie di percorsi assistiti di socializzazione, complementari a progetti già attivi, rivolti a persone con autismo fino a 21 anni, quali ad esempio laboratori ludico-ricreativi aperti, oltreché alle famiglie, ad altri coetanei senza disabilità e alle loro famiglie; e anche mini-camp estivi inclusivi a stretto contatto con l’ambiente.
Si lavora quindi per avviare interventi educativi a integrazione del percorso scolastico, di apprendimento non formale, da realizzarsi al di fuori del contesto scolastico e anche complementari a quelli già attivi all’interno del percorso. Le attività riguarderanno la persona con autismo e il suo gruppo classe, accompagnato a riconoscere, rielaborare e vivere concretamente l’esperienza delle diversità, ma anche le famiglie, gli insegnanti titolari della classe e quelli delle funzioni di sostegno.
E infine, progetti rivolti a Enti del Terzo Settore per favorire l’inclusione attraverso le loro attività sociali (sport, tempo libero, mostre), con un beneficio che dovrà ricadere su tutta la cittadinanza. Qui si parla di attività di promozione e valorizzazione delle Biblioteche, con laboratori di lettura per bambini piccoli; di attività di promozione e valorizzazione dell’ambiente, con esperienze di ricerca-azione inerenti la cura, l’accessibilità e la fruibilità di ambienti naturali; di processi di affiancamento a società sportive e ai loro associati, per aumentarne le capacità inclusive; di esperienze legate alla progettazione e alla gestione di momenti significativi di tempo libero.
Molti cantieri, per altro, risultano essere già attivi e altri ancora se ne aggiungeranno nei prossimi mesi. Tra questi, una linea di azione trasversale riguarderà la realizzazione di una “web-app del territorio” ovvero lo sviluppo di un’applicazione web fruibile via internet sia da computer sia da smartphone. «In essa – spiegano da Terzo Tempo – verranno coinvolte persone con autismo, giovani “smanettoni”, famiglie, persone con altre fragilità. Questa web-app servirà dunque per mettere insieme al lavoro persone “normodotate” e persone con disabilità, così da ampliare il più possibile la partecipazione alla costruzione di un sapere e di un saper fare comune intorno all’accessibilità alla cultura e agli strumenti delle nuove tecnologie digitali. Una volta operativa, la web-app costituirà una sorta di portale di accesso e di condivisione delle opportunità di vita inclusiva presenti nel territorio».
«Il progetto Terzo Tempo – Cantieri per la vita interdipendente – sottolinea Riccardo Morelli, assistente sociale dell’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme e referente del progetto – è una splendida opportunità per il nostro territorio e i partner coinvolti hanno deciso di sfruttarla al massimo perché sono convinti che solo nella collaborazione e nel supporto reciproco si possano scoprire e generare nuove risorse ed energie. Con questo programma si concretizza il desiderio di esplorare nuove rotte per l’inclusione sociale e la volontà di cambiamento e di sviluppo dei partner coinvolti. È una splendida opportunità perché è una dichiarazione d’amore di questi coraggiosi partner nei confronti della cooperazione. In brevi parole: l’unione fa la forza!». (S.B.)
Per notizie sull’evolversi delle attività della Rete Terzo Tempo e, in particolare, sui prossimi sviluppi dei Cantieri per la Vita Interdipendente, si può seguire la pagina Facebook dedicata (a questo link). Per ogni altra informazione: terzotempo@comuni-insieme.mi.it; maurizio.ferrari@comuni-insieme.mi.it.