Gruppo Asperger e Special Olympics Italia hanno aderito alla FISH

Gruppo Asperger, ONLUS nata nel 2003, e Special Olympics Italia, componente nazionale del movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettiva: sono organizzazioni assai spesso presenti anche sulle nostre pagine, con le loro tante iniziative e attività, quelle che hanno recentemente aderito alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)
Loghi di Gruppo Asperger e Special Olympics Italia
I loghi delle due organizzazioni che hanno recentemente aderito alla FISH

Gruppo Asperger e Special Olympics Italia: sono organizzazioni assai spesso presenti sulle pagine di «Superando.it», con le loro tante iniziative e attività, quelle che hanno recentemente aderito alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Nato nel 2003 su iniziativa di alcuni genitori di persone con disagi relazionali e di comunicazione non ancora riconosciuti nell’autismo, il Gruppo Asperger è una ONLUS presieduta da Stefania Goffi, che ha tra i princìpi ispiratori della propria azione ha le linee guida scientifiche, il coinvolgimento delle persone con autismo nelle scelte che le riguardano, la self advocacy (autotutela). Esso collabora con altre organizzazioni a tutela delle persone con autismo e in generale con disabilità, apportando il proprio specifico contributo. Fin dalla sua nascita, inoltre, cerca di coprire le esigenze di tutto il territorio nazionale, contribuendo negli anni anche alla creazione di Associazioni Regionali con cui condivide scopi e principi, in Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto.

Né serve diffondersi troppo su Special Olympics Italia, presieduto da Angelo Moratti, componente nazionale del grande movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettive, la cui missione, per altro, oltre a dare l’opportunità di allenarsi e gareggiare in numerosi sport olimpici a bambini/bambine e adulti con disabilità intellettive durante tutto il corso dell’anno, va ben al di là dello sport stesso. Altrettanto importante, infatti, è la promozione di una cultura del rispetto e dell’inclusione a beneficio in particolare dei giovani, ma anche dell’intera comunità. E in tal senso, lo strumento privilegiato è quello dello sport unificato, che vede coinvolti atleti con e senza disabilità intellettive a misurarsi insieme in formazioni miste. (S.B.)

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