Riabilitazione respiratoria e lesione midollare: un progetto a Montecatone

Un recente studio condotto su 16 pazienti all’Unità Spinale dell’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, ha evidenziato risultati promettenti in àmbito di riabilitazione respiratoria nelle persone con lesione midollare. Il progetto si chiama “RMT” (“Respiratory Muscle Training”) e ha indagato l’efficacia di un programma di allenamento alla resistenza della muscolatura respiratoria nei pazienti con lesione midollare, al fine di migliorarne le capacità funzionali residue

Donazione di Spirotiger a Montecatone

Un’immagine scattata nel 2021, al momento della donazione di un apparecchio “Spirotiger Medical®” all’Istituto Montecatone. Da sinistra: Marco Gasparri (presidente della Fondazione Montecatone), Marco Nanetti (Area Manager Bologna Provincia Est UniCredit), Alessandra Areni (responsabile del progetto “RMT”) e Mario Tubertini (commissario straordinario dell’Istituto Montecatone) Rehabilitation Institute.

Un recente studio condotto su sedici pazienti presso l’Unità Spinale dell’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, sostenuto da un contributo del Fondo Carta Etica di Unicredit, attraverso la Fondazione Montecatone, ha evidenziato risultati promettenti in àmbito di riabilitazione respiratoria nelle persone con lesione midollare.
Il progetto, denominato RMT (Respiratory Muscle Training), ha indagato l’efficacia di un programma di allenamento all’endurance [“resistenza”, N.d.R.] della muscolatura respiratoria nei pazienti con lesione midollare, al fine di migliorarne le capacità funzionali residue.

La riabilitazione di persone con queste casistiche necessita di risorse tecnologiche e di implementazione delle professionalità, anche ricorrendo a tecniche innovative come l’iperpnea isocapnica con apparecchi Spirotiger Medical®, che permettono un particolare allenamento utilizzato anche in ambito agonistico da atleti paralimpici e non solo, allo scopo appunto di implementare la resistenza allo sforzo della muscolatura del tronco coinvolta nell’atto respiratorio.
L’iniziativa ha confermato che la lesione midollare comporta una significativa alterazione della funzione respiratoria, maggiormente accentuata nei pazienti tetraplegici rispetto a quelli paraplegici, e può essere influenzata da diversi fattori clinici.
Grazie dunque alla collaborazione con ST Medical®, sono stati acquisiti tre Spirotiger Medical®, oltre a due spirometri e a un apposito software per misurare la difficoltà respiratoria, utili a gestire e ad organizzare i risultati dell’intervento riabilitativo, oggetto di condivisione scientifica. Attraverso l’utilizzo della spirometria, in particolare, è stato possibile monitorare nel tempo la compromissione della funzione respiratoria osservando che essa, inizialmente, manifesta un’insufficienza ventilatoria di tipo restrittivo che può progredire verso una forma mista, con ulteriore compromissione della funzione respiratoria.

Ebbene, i primi risultati preliminari dello studio hanno dimostrato un miglioramento dei parametri di funzionalità respiratoria, in particolare della capacità vitale, nei pazienti sottoposti al trattamento. Inoltre, si è osservato che il programma di allenamento all’endurance respiratoria potrebbe influenzare positivamente non solo le attività sportive, ma anche le attività quotidiane e riabilitative.
Uno dei sedici pazienti del gruppo, va aggiunto, è stato inserito in una tesi di laurea in cui si sono confrontati i percorsi di due ragazzi con mielolesione acuta (al primo ricovero dopo il trauma) inseriti nel programma di Rieducazione tramite il Gesto Sportivo del tennis in carrozzina. Uno di essi, in parallelo al lavoro sul campo da tennis, ha eseguito un ciclo di allenamento con Spirotiger Medical®. Gli atleti sono stati quindi valutati, all’inizio e alla fine del ciclo su alcuni parametri (la funzionalità respiratoria con spirometria e la capacità di espansione della gabbia toracica; la funzionalità cardiaca tramite test di Ruffier durante la seduta di tennis; la percezione della fatica tramite il test di Borg sempre a seguito della seduta di tennis). Dal confronto dei dati è emerso che il paziente allenatosi con Spirotiger Medical® ha presentato al termine dello studio un miglioramento della funzionalità respiratoria, una migliore capacità di recupero dello sforzo compiuto e un minore affaticamento globale dalla seduta di allenamento di tennis.

Il prossimo passaggio sarà ora quello volto ad approfondire ulteriormente l’utilità di questo genere di riabilitazione respiratoria, valutandone l’efficacia su altre aree della vita della persona ed esplorando la possibilità di utilizzare l’apparecchiatura anche a domicilio. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Claudia Corsolini (corsolini@montecatone.com); Massimo Boni (massimo.boni@montecatone.com).

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