«Dal lavoro corale di alcune persone con disabilità – rendono noto da Pepitosa in carrozza-Associazione di turismo accessibile di Porto Mantovano (Mantova) – è nato il manifesto Live for All, per garantire eventi accessibili e inclusivi per chiunque voglia partecipare. Eventi che dovranno essere pensati per tutti e presto uscirà una petizione per fare percepire a tutti e tutte, a partire dai più giovani, che questa è una “battaglia di civiltà”».
«L’iniziativa – spiegano ancora dall’Associazione promotrice – punta ad ottenere il superamento di una prassi insitamente discriminatoria, ad una svolta semplice eppure inspiegabilmente complicata: consentire alle persone con disabilità di prenotare online un biglietto per un concerto o una partita di calcio, per il cinema o per il teatro, e di poter vivere lo spettacolo o l’evento esattamente come tutti gli altri. Oggi questo non è possibile: le persone con disabilità, a differenza di tutte le altre, ad esempio, non possono visualizzare sul sito internet del rivenditore dei biglietti dell’evento i posti loro riservati e prenotarli con un click, perché a chi ha disabilità è richiesto di contattare l’organizzatore dell’evento – del quale a volte viene indicato il numero di telefono e/o la mail e a volte né l’uno né l’altra – sperando che qualche posto ci sia ancora, considerato che quelli a loro riservati non vanno mai oltre la trentina a fronte di capienze di 10.000-15.000 persone. Non solo: le persone con disabilità non possono vivere un concerto o una partita di calcio in gruppo. No, con loro ci può essere solo un accompagnatore. Non bastasse, a volte i posti loro riservati non sono neppure il massimo quanto a visibilità».
Il manifesto Live for All è stato sottoscritto tra gli altri da Valentina Tomirotti, giornalista e attivista per la disabilità, presidente di Pepitosa in carrozza, Serena Tummino che si occupa di comunicazione e pubbliche relazioni presso l’Ufficio di Collegamento del Parlamento Europeo in Italia, Lisa Noja, già deputata e consigliera regionale della Lombardia, Riccardo Di Lella, tifoso dell’Inter che non può acquistare l’abbonamento allo stadio come chiunque e da Silvia Stoyanova cui, dopo avere pagato 300 euro per il concerto di Taylor Swift a Milano, è stato detto che non c’erano abbastanza posti per chi è in carrozzina.
«È assolutamente necessario trovare un modo diverso – sottolinea Tomirotti – per conciliare la sicurezza pubblica e il diritto allo svago e alla cultura delle persone con disabilità. In tal senso vorrei che Mantova fosse parte attiva di questo cambiamento: già lo scorso anno con il Concerto All-in Rock di Casa del Sole [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.], abbiamo dimostrato che farlo è possibile, ora non dobbiamo tornare indietro in quel meccanismo che conforta commercialmente, ma che è dannoso e discriminante per moltissime persone. A Mantova si è iniziato, attraverso la creazione di un tavolo dedicato, con il Comune, con Shining production e con l’architetto Sebastiano Marconcini, delegato di Viviamo Mantova, a gettare le basi per creare un livello di inclusione accettabile e, con il Concerto di Capodanno, qualcosa è stato fatto, ma in vista della stagione estiva ormai prossima, andranno attivati ulteriori aspetti, soprattutto per la gestione della prenotazione dei biglietti e per la postazione». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: pepitosaincarrozza@gmail.com.