Profonda tristezza e cordoglio viene espressa per la scomparsa il 3 marzo scorso a 75 anni del professor Carlo Borzaga, a causa della SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattia con la quale lottava dal 2021. Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) e Riccardo Zuccarino, direttore clinico del Centro Clinico NEMO Trento, attivo da tre anni all’Ospedale Villa Rosa di Pergine Valsugana, dove Borzaga era in cura, ne ricordano – insieme all’intero team di operatori che lo hanno seguito – la figura di grande esperto del Terzo Settore e delle politiche di welfare, sicuro punto di riferimento nel panorama accademico italiano.
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il seguente contributo dai Centri Clinici NEMO.
Uomo di pensiero e di scienza, il professor Borzaga ha saputo condividere la sua visione del Terzo Settore e della cooperazione, operando in prima persona per il cambiamento del territorio e trasferendo ai giovani il valore dell’innovazione sociale. Ricercatore, docente e imprenditore sociale, sapeva integrare il rigore della ricerca scientifica con la capacità di mettersi in gioco per il bene e lo sviluppo della comunità.
Professore Senior dell’Università di Trento, fondatore della Fondazione Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises), che ha presieduto fino al 2022, autore di centinaia di pubblicazioni e articoli accademici, Borzaga è stato tra gli ideatori di Federsolidarietà e del Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale.
Non solo, tra i fondatori del Consorzio Europeo EMES (Emergence of Social Enterprises) e Iris Network, il network italiano delle istituzioni di ricerca che si occupano di impresa sociale, ha favorito lo sviluppo dei legami nazionali e internazionali.
Con il primo master universitario in Gestione delle Imprese Sociali, oggi ancora attivo, Borzaga ha contribuito a fare cultura del cambiamento e alla crescita del Terzo Settore in Italia, formando i nuovi professionisti. Nel gennaio 2023 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.
Il mercato del lavoro, l’analisi delle cooperative, delle imprese sociali e delle organizzazioni non profit, lo studio dei sistemi di welfare, dell’organizzazione dell’offerta di servizi sociali e sanitari, sono i temi che più lo hanno appassionato e ai quali ha dedicato la propria vita.
E nemmeno la SLA lo ha fermato. Anche durante la malattia, infatti, il prof.essor Borzaga ha continuato il suo impegno: da paziente è stato testimone di speranza nella ricerca e messaggero instancabile verso le istituzioni e la comunità scientifica dell’importanza di operare per preservare la dignità e la qualità di vita per chi affronta la malattia, portando il suo punto di vista unico e prezioso.
«Vivo di persona questa esperienza e sono passato dalla disperazione alla serenità che mi dà per esempio l’avere sempre alle spalle un Centro come il NEMO e il suo personale, rivedendo i miei obiettivi e mantenendomi così in attività, scoprendo l’affetto di cui sono circondato e ritrovando fiducia nella ricerca e nell’impegno e nella generosità delle persone che vi lavorano. […] Può stupire che in una provincia di circa cinquecentomila abitanti si stia lavorando tanto e in modo innovativo su una malattia “rara” come la SLA. Ma posso testimoniare che è così: siamo nel cuore della ricerca sulla SLA e beneficiamo di un centro clinico di avanguardia e le realtà di ricerca e cliniche collaborano strettamente tra di loro»: queste le sue parole nell’evento trentino del settembre 2022, che ha visto insieme clinici, istituzioni, comunità dei pazienti e ricercatori [di tale evento si legga ampiamente anche sulle nostre pagine, N.d.R.].
Carlo Borzaga è stato il dono di un uomo dal pensiero illuminato e dal cuore buono, capace di ascolto e di accoglienza. La sua esperienza e la forza delle sue idee continueranno ad ispirare e a guidare tutti coloro che operano per il bene sociale.
Con questa certezza e grati del privilegio di aver condiviso con lui un tratto del nostro viaggio, i Centri Clinici NEMO si uniscono al dolore dei suoi cari.
Ringraziamo Stefania Delendati per la segnalazione.