Venticinque anni di Legge 68 tra pregiudizi e risultati raggiunti

«Sono passati venticinque anni da quando, il 12 marzo 1999, fu approvata la Legge 68/99, “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, ma ancora molto c’è da fare, innanzitutto dal punto di vista culturale, ma anche sulla stessa procedura oggi vigente, per essere inseriti nelle cosiddette “categorie protette”»: lo afferma Katia Caravello, presidente dell’Associazione Le lenti del pregiudizio, presentando l’incontro online “25 anni di legge 68 tra pregiudizi e risultati raggiunti”, promosso per il 12 marzo, in occasione appunto del 25° anniversario dall’entrata in vigore della Legge 68/99

Legge 68/99, venticinque anni«Sono passati venticinque anni da quando, il 12 marzo 1999, fu approvata la Legge 68/99, Norme per il diritto al lavoro dei disabili, ma ancora molto c’è da fare. L’ostacolo maggiore per far sì che quanto è scritto sulla carta diventi realtà continua ad essere di natura culturale: infatti, fino a quando l’assunzione di una persona con disabilità sarà considerata come un obbligo da assolvere e non come l’acquisizione di una risorsa umana che può portare e alla quale dev’essere richiesto di portare il proprio contributo, ciò non potrà mai accadere»: lo afferma Katia Caravello, presidente dell’Associazione Le lenti del pregiudizio, presentando l’incontro online denominato 25 anni di legge 68 tra pregiudizi e risultati raggiunti, promosso per il pomeriggio di martedì 12 marzo (ore 18), in occasione appunto del venticinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della Legge 68/99.
«L’altro grande ostacolo – aggiunge Caravello – è rappresentato dalla stessa procedura per essere inseriti nelle cosiddette “categorie protette”, la quale tiene conto esclusivamente del tipo di deficit che ha colpito l’aspirante al lavoro, senza prendere minimamente in considerazione le sue reali capacità, le sue inclinazioni e il percorso formativo compiuto».

All’incontro, moderato da Serena Bersani, consigliera dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e componente della rete GiULia Giornaliste, interverranno gli avvocati Franco Lepore e Haydée Longo, entrambi disability manager e componenti del Consiglio Direttivo della FEDMAN (Federazione Disability Management), rispettivamente sui temi Le opportunità lavorative della Legge n. 68/1999 e La figura del Disability Manager per un contesto lavorativo inclusivo. Parteciperà inoltre Pierluigi Donà, sociologo e presidente della Cooperativa Sociale Il Glicine di Saonara (Padova), che tratterà il tema Collocamento al lavoro dei cittadini con disabilità nelle strutture protette: da utopia a risorsa. (S.B.)

Per iscriversi all’incontro online del 12 marzo (piattaforma Zoom Meeting), utilizzare questo link oppure scrivere ad associazione@lelentidelpregiudizio.org.

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