«L’obiettivo di questo nostro Dipartimento è sin dall’inizio la prevenzione e il contrasto delle disuguaglianze di trattamento, nonché delle reali discriminazioni perpetrate ai danni di persone con disabilità, con l’intento di promuovere i principi fondamentali di uguaglianza e di equità. Gli operatori del nostro Contact Center sono debitamente formati proprio per questo tipo di servizio e quindi sono in grado di accogliere e supportare le vittime di tali situazioni, seguendole fino a conclusione della pratica»: a dirlo è Nazaro Pagano, presidente nazionale dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), a proposito del Dipartimento contro le discriminazioni e per le pari opportunità delle persone con disabilità di tale organizzazione, nato nel 2016. «Oggi – sottolineano dall’ANMIC – possiamo trarre un primo bilancio davvero positivo riguardo alla necessità e all’utilità sociale di questa nostra iniziativa, se è vero che dall’anno di attivazione il Contact Center ha registrato oltre 5.000 denunce di discriminazione ai danni di persone con disabilità, provenienti da tutto il territorio italiano».
Dopo avere fornito nell’immediato un orientamento a carattere normativo, con un eventuale intervento di moral suasion, quando si verificano casi più complessi il Dipartimento prende contatto con le Istituzioni, gli Enti, le aziende, il tutto in sinergia con le proprie sedi locali, al fine di elaborare proposte di intervento condivise e azioni mirate al fine di assistere le persone vittime di discriminazione direttamente sul loro territorio di residenza. In casi invece di estrema delicatezza o gravità, o quando vi sia da tutelare un interesse collettivo, viene coinvolto l’Ufficio Legislativo dell’ANMIC.
Due i canali per segnalare casi di discriminazioni e richiedere l’intervento del servizio, vale a dire la posta elettronica (antidiscriminazione@anmic.it) oppure il numero verde 800 572775.
Qualche dato in conclusione: nel 2023 sono stati registrati 1.030 contatti totali, dei quali 498 rilevatisi vere e proprie discriminazioni perpetrate ai danni di persone con disabilità. «Una prova inequivocabile – secondo l’ANMIC – del grado di bisogno di informazione e sostegno necessari alle persone con disabilità, alle loro famiglie e ai loro caregiver affinché possano conoscere e vedere rispettati i propri diritti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa ANMIC (Bernadette Golisano), tempinuovi.bg@tiscali.it.
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