Intersezioni: disabilità, migrazioni, genere

«I temi della disabilità e delle migrazioni sono al centro di numerosi studi, progetti e interventi sociali e tuttavia, fino ad oggi, una minore attenzione è stata dedicata all’intreccio tra le due tematiche, ciò che produce un approccio all’inclusione frammentario o non accessibile e impedisce una concreta rivendicazione di diritti»: partendo da questo assunto, la Fondazione ISMU e la Federazione lombarda LEDHA hanno organizzato per 18 marzo l’incontro online “Intersezioni: disabilità, migrazioni, genere”, in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo

Giovane donna africana in carrozzina«I temi della disabilità e delle migrazioni sono al centro di numerosi studi, progetti e interventi sociali e tuttavia, fino ad oggi, una minore attenzione è stata dedicata all’intreccio tra le due tematiche. La scarsa visibilità delle intersezioni che caratterizzano le esperienze sociali e individuali delle persone con disabilità e background migratorio produce pertanto un approccio all’inclusione frammentario o non accessibile e impedisce una concreta rivendicazione di diritti»: è partendo da questo assunto che la Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) e la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), hanno organizzato per il pomeriggio di lunedì 18 marzo (ore 16) l’incontro online denominato Intersezioni: disabilità, migrazioni, genere, in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo, organizzata dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – A difesa delle differenze).
L’iniziativa si inserisce nel solco del protocollo d’intesa siglato tra le due organizzazioni promotrici (se ne legga anche sulle nostre pagine), finalizzato a promuovere attività di ricerca, studio e formazione sui temi della disabilità e delle migrazioni.

Dopo i saluti iniziali di Laura Zanfrini della Fondazione ISMU, interverranno Pinda Kida, testimonial dell’AISM (Associazione italiana sclerosi multipla); Maria Giulia Bernardini dell’Università di Ferrara; Luisella Bosisio Fazzi del Gruppo Donne della LEDHA e del Comitato Donne dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità; Valentina Pescetti dell’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau); Valentina Migliarini dell’Università di Birmingham (Regno Unito); Giada Morandi del progetto Prisma del Comune di Torino.
Le conclusioni saranno affidate a Laura Abet, referente del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA. (S.B.)

Per iscrizioni: cedoc@ismu.org (allo stesso indirizzo si possono chiedere ulteriori informazioni, come anche a ufficiostampa@ledha.it).

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