In difesa della Vita Indipendente delle persone con disabilità grave

L’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) ha indetto per il 20 marzo a Firenze un presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità grave e per la loro stessa sopravvivenza. In discussione, soprattutto, è una Delibera con cui la Giunta Regionale della Toscana ha cancellato l’espressione “Vita Indipendente”, sostituendola con “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”, ma anche il mancato adeguamento dei contributi individuali per i progetti per la Vita Indipendente

Manifestazione della Rete Liberi di Fare in Piazza della Repubblica a Firenze nel novembre 2017

Manifestazione della Rete “Liberi di Fare” in Piazza della Repubblica a Firenze nel novembre 2017

L’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) ha indetto per la mattinata del 20 marzo a Firenze (ore 10.30), davanti alla Presidenza della Regione (Piazza del Duomo, 10), un presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità grave e per la loro stessa sopravvivenza.
In discussione, soprattutto, è la Delibera 1577/23 con cui la Giunta Regionale della Toscana ha cancellato l’espressione “Vita Indipendente”, sostituendola con la dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”, il che, secondo l’AVI Toscana, «significa negare alle persone con gravi disabilità che necessitano di assistenza personale la possibilità di vivere con un grado di libertà comparabile con quello degli altri».
Due le richieste provenienti dall’organizzazione: che nella Delibera 1577/23 venga ripristinata la dicitura “Vita Indipendente” in luogo di “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia” e che anche gli importi dei contributi individuali per i progetti per la Vita Indipendente vengano adeguati, essendo fermi a Firenze dal 2004 e nel resto della Regione dal 2012. (S.B.)

Ringraziamo per la segnalazione Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa).

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