Lombardia e Fondo Non Autosufficienza: le Associazioni scendono in piazza

«Nonostante le nostre richieste, ad oggi non vi sono elementi che ci possano portare a modificare la valutazione che abbiamo espresso in merito alle modalità con cui la Regione Lombardia ha attuato il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza. A fronte di questa situazione siamo costretti a scendere in piazza»: lo dicono dalla Federazione lombarda LEDHA e dalla FAND Lombardia, che insieme ad altre diciotto Associazioni regionali, hanno convocato una manifestazione per il 16 aprile a Milano, davanti alla sede della Regione Lombardia

Logo disabilità con cartello di protestaAl centro di un nuovo incontro di Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e di Angelo Achilli, presidente della FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) con Elena Lucchini, assessora alla Famiglia, alla Solidarietà Sociale, alla Disabilità e alle Pari Opportunità della Regione Lombardia, vi è stata ancora una volta quella recente Delibera Regionale che ha modificato il Programma Operativo Regionale per la Non Autosufficienza, tema di cui ci occupiamo ormai da alcuni mesi anche sulle nostre pagine.
In tal senso, durante l’incontro è stata confermata una riduzione al taglio dei contributi previsti dalla Misura B1 per i caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità, mentre le due altre criticità segnalate nelle scorse settimane da LEDHA, FAND Lombardia e da varie altre Associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità non sono state risolte. Non essendo infatti stato modificato lo schema del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza né quello del Piano Regionale, il prossimo anno si riproporrà la medesima situazione. Inoltre, essendo state utilizzate le risorse regionali per ridurre il taglio ai contributi, si è detto, da parte della Regione, che non vi sono risorse per rispondere a tutte le nuove richieste di accesso alla Misura B1.

«Nonostante le nostre richieste – dichiarano oggi Manfredi e Achilli -, ad oggi non vi sono elementi che ci possano portare a modificare la valutazione che abbiamo espresso in merito alle modalità con cui la Regione Lombardia ha attuato il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza. A fronte di questa situazione siamo costretti a scendere in piazza».
Insieme dunque ad altre diciotto Associazioni regionali, le due Federazioni hanno convocato una manifestazione per la mattinata del 16 aprile (ore 11), in Piazza Duca d’Aosta a Milano, davanti al Grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia.

«La Regione Lombardia – aggiungono i Presidenti delle due Federazioni – ha fatto un tentativo di mitigare le conseguenze dei tagli decisi dal Piano Nazionale. Riconosciamo quindi un’apertura che però non è stata in grado di sopperire interamente al disagio acutissimo legato alle condizioni di vita delle persone con gravissima disabilità. La manifestazione si rivolge tanto al Consiglio Regionale, affinché trovi le risorse mancanti, quanto al Governo Nazionale affinché apporti quelle modifiche al DPCM del 3 ottobre 2022, che ha fissato il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024, rendendo possibile il reperimento delle risorse necessarie a sviluppare i servizi previsti dal Piano stesso, senza privare le persone con disabilità e i loro familiari del modesto sostegno garantito fino a oggi. Senza le adeguate risorse e senza la necessaria flessibilità quello a una vita libera e dignitosa per le persone con disabilità è un diritto sancito solo sulla carta. Per questo invitiamo tutte le Associazioni di persone con disabilità a unirsi a noi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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