«Quest’anno – ricordano dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo) – la Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo, vede come tema lo stop agli stereotipi, perché questi, purtroppo, ancora oggi, circondano le persone con sindrome di Down che conseguentemente vengono trattate come “eterni bambini”, sottovalutate, escluse, maltrattate. Di fatto, gli stereotipi impediscono loro di avere pari diritti e pari opportunità come tutte le altre persone. Ma la realtà di oggi, invece, è un’altra ed è una realtà che le vede consapevoli di ciò che le riguarda e le vede rivendicare in prima persona, con i giusti e gli adeguati sostegni, il diritto ad essere incluse in tutti gli àmbiti della società, ad avere un lavoro vero, ad accedere all’istruzione senza ostacoli, a decidere dove, come e con chi vivere, anche nell’ottica del “Durante Noi, Dopo di Noi”, ad avere una Vita di Qualità».
«Scardinare gli stereotipi – proseguono dall’ANFFAS – vuol dire anche arrivare ad un approccio alla disabilità basato sui diritti umani e andare oltre quel modello di pensiero obsoleto e denigrante che vede le persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, come “oggetti di carità” e incapaci di fare qualunque cosa in autonomia. Auspicando dunque che questa Giornata possa contribuire a rafforzare consapevolezza su tali importanti temi, non solo in occasione del 21 marzo, ma ogni giorno, la nostra Associazione è come sempre in prima linea».
In tal senso, con il presidente nazionale Roberto Speziale in qualità di relatore – accompagnato dal figlio Valerio e da Andrea Francesca, entrambi giovani adulti con Sindrome di Down, oltreché dalla moglie Cettina Tirrito Speziale e da Roberta Pucci, mamma di Andrea Francesca -, l’ANFFAS è stata ad esempio una delle voci della conferenza stampa dedicata alla Giornata, svoltasi ieri a Roma in Campidoglio, alla presenza del Sindaco della Capitale e di numerose altre Istituzioni, con un focus dedicato proprio al porre fine agli stereotipi, evidenziandone l’infondatezza e il loro essere pericolosamente discriminatori.
La conferenza stampa di Roma è stata anche occasione per presentare la quinta Conferenza Internazionale della Trisomy 21 Research Society sulla Sindrome di Down, in programma sempre nella Capitale dal 5 all’8 giugno prossimi e che vedrà l’ANFFAS tra i protagonisti delle sessioni dedicate alle famiglie.
Si tratterà di un appuntamento internazionale ai massimi livelli, che riunirà ricercatori, medici e professionisti impegnati su altrettanti studi clinici, organizzazioni di pazienti e famiglie, per tracciare insieme le direzioni future per la ricerca sulla sindrome di Down. Dal canto suo l’ANFFAS contribuirà in tale occasione con l’intervento di Roberto Speziale e con sessioni di approfondimento clinico-scientifiche e formative, oltreché con la partecipazione di alcuni dei suoi autorappresentanti.
«Nel proseguire anche in occasione di questa Giornata Mondiale il nostro impegno e la nostra opera per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo – concludono dall’ANFFAS -, sottolineiamo ancora una volta come l’inclusione e la parità di diritti e opportunità non dovrebbero più essere evidenziati in giornate apposite, in quanto mancanti nella società, ma dovrebbero essere invece realtà concreta nella vita quotidiana, nel pieno rispetto di quanto sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09 dello Stato Italiano)». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.
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