Il “Decreto Tariffe” entri in vigore dal 1° aprile: niente più proroghe!

Di fronte alle voci di una nuova proroga del cosiddetto “Decreto Tariffe”, con la conseguente impossibilità di accedere alle prestazioni specialistiche e ambulatoriali inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del 2017, il CnAMC di Cittadinanzattiva e l’OMAR hanno inviato una lettera-appello al Ministro della Salute, sottoscritta da oltre 90 Federazioni e Associazioni aderenti allo stesso CnAMC e all’Alleanza Malattie Rare, chiedendo l’approvazione del Decreto stesso per il 1° aprile, così come previsto, per evitare «che si mortifichi il diritto alla salute di cittadini e cittadine»

Mano di fronte a volto, a dire stop

“No a ulteriori proroghe per il Decreto Tariffe!”

«Ci appelliamo a lei – Signor Ministro – affinché il Decreto Tariffe, così come aggiornato a giugno, trovi concreta applicazione a partire dal 1° aprile. Nello stesso tempo, chiediamo che sia completata l’istituzione della Commissione LEA così da prevedere, attraverso un nuovo decreto, un percorso rapido che aggiorni continuativamente e ulteriormente i LEA e le rispettive tariffe, anche per consentire ai cittadini l’accesso a prestazioni ulteriori e lungamente attese, come i Test NGS, la diagnosi e cura della fibromialgia, l’estensione dello Screening Neonatale ad altre patologie come la SMA [atrofia muscolare spinale, N.d.R.], il cosiddetto NIPT – test prenatale non invasivo»: lo hanno scritto in una lettera-appello inviata al ministro della Salute Orazio Schillaci, il CnAMC (Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici e rari) di Cittadinanzattiva e l’OMAR (Osservatorio Malattie Rare), un testo sottoscritto da oltre novanta Federazioni e Associazioni aderenti al CnAMC e all’Alleanza Malattie Rare (a questo link l’elenco completo), «per far sì che non sia mortificato il diritto alla salute di cittadini e cittadine», ossia per chiedere appunto «che non vi sia alcun ulteriore rinvio dell’entrata in vigore del cosiddetto “Decreto Tariffe” e con esso della possibilità per i cittadini di accedere alle prestazioni specialistiche e ambulatoriali inserite nei LEA del 2017 (Livelli Essenziali di Assistenza)».

Nonostante infatti alcune recenti rassicurazioni, «continuano a rincorrersi – come si legge in una nota diffusa dall’OMAR – notizie di una nuova proroga, dovuta all’abbassamento delle tariffe con cui alcune prestazioni saranno rimborsate alle strutture che le erogano. Una proroga inspiegabile ora, considerato che i problemi che vengono posti si riferiscono a un Decreto che già sarebbe dovuto, in parte rilevante, entrare in vigore dal 1° gennaio scorso».

«Pur comprendendo le preoccupazioni manifestate da più parti rispetto a tariffe ritenute inadeguate – si legge ancora nella citata lettera-appello – riteniamo prioritario garantire ai cittadini, già duramente provati da profonde sperequazioni nel diritto alla salute, l’accesso su tutto il territorio nazionale a prestazioni previste già da sette anni, tra le quali ve ne sono alcune particolarmente innovative. Non siamo contrari a un intervento sulla questione delle tariffe, ma chiediamo di farlo con soluzioni compensative, senza bloccare tutto nuovamente».

Fra le prestazioni incluse nei LEA del 2017 che una nuova proroga renderebbe inesigibili, sottolineano dall’OMAR, «vi sarebbero tra le altre le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, quelle per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia, gli screening neonatali per alcune patologie, gli ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità, i presìdi di varia natura e a tecnologia avanzata per le disabilità motorie». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Rossella Melchionna (melchionna@rarelab.eu).

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