Dopo aver mangiato una pizza da PizzAut, ci vorrebbe un bel dolcino: avrei voglia di un buon “pasticciotto leccese”!
Ormai tutti sanno cos’è PizzAut: una pizzeria e un grande progetto di inclusione, fondato da un gruppo di ragazzi con autismo insieme a Nico Acampora, papà di un bimbo autistico. Anche il nostro Presidente, Sergio Mattarella, ha gustato la bontà della loro pizza. Ma come succede un po’ a tutti/e, dopo una bella mangiata, c’è sempre un piccolo spazio per il dolce!
E a proposito di dessert, o se preferite a colazione con un bel caffè in ghiaccio con latte di mandorla, quasi quasi direi di andare a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi: proprio lì mi hanno detto che c’è una pasticceria inclusiva che fa degli ottimi pasticciotti.
Questo famoso prodotto della pasticceria salentina ha delle origini e una storia molto interessante: nasce nel 1745 dalle mani di Andrea Ascalone, pasticciere di Galatina, il quale un giorno per caso, con degli avanzi dell’impasto di una torta, fece un dolcetto, ponendolo in forno in un piccolo recipiente di rame, e lo donò ad un passante, il parroco don Silvestro, che si profuse in complimenti, facendo rimanere esterrefatto il pasticciere Ascalone.
Questa storia è curiosa perché da uno scarto, un “pasticcio” imprevisto, è nato un dolce rinomato in tutta la Puglia, in Italia, e perfino negli Stati Uniti.
Spesso il professor Andrea Canevaro diceva – e lo ha ribadito anche quando mi ha proclamato dottore “ad honorem” in Formazione e Cooperazione – che la disabilità è proprio un imprevisto e quindi, senza imprevisti non c’è innovazione!
Una realtà che ha cavalcato l’onda dell’imprevisto, per diventare uno dei contesti lavorativi più innovativi della penisola salentina (e non solo!) è sicuramente la pasticceria Virgola di San Vito dei Normanni che, come si può leggere dal sito, è: «[…] La prima pasticceria terapeutica di Puglia, dove all’interno lavorano donne vittime di violenza e ragazzi affetti dallo spettro autistico. L’obiettivo è quello di dare una possibilità lavorativa a persone fragili che, attraverso un percorso di formazione, potranno realmente inserirsi nel mondo del lavoro. A dirigere il progetto è Nicola Di Lena, pastry chef già premiato da Identità Golose come miglior pastry chef d’Italia 2021».
Nicola di Lena è noto alle cronache anche perché è stato premiato in Quirinale lo scorso 20 marzo come “eroe quotidiano” dal Presidente Mattarella il quale gli ha conferito il titolo di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”: il primo “ordine cavalleresco” nazionale, nato con lo scopo di ricompensare meriti acquisiti anche per attività svolte ai fini sociali, filantropici e umanitari.
La pasticceria Virgola, inoltre ha un nome molto particolare: la “virgola” è inclusiva, ma allo stesso tempo scandisce con precisione una lista di ingredienti in una ricetta.
Come diceva Antonio Giuseppe Malafarina, amico ed ex direttore responsabile di «Superando.it», «la virgola lascia proseguire la storia, mentre il punto la chiude».
Infatti, anche lo slogan di Virgola recita: «Una storia che continua». È la storia dell’inclusione, che fa del nostro Bel Paese un vanto per tutti noi.
Dunque, «punto, punto e virgola, punto accapo!», avrebbe detto Totò.
A parte Totò, avete mai avuto modo di gustare il pasticciotto della mitica pasticceria Virgola?
Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.
Pensiero Imprudente
Dalla fine del 2022 Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa sua rubrica che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale sta impreziosendo le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.
Nella colonnina qui a fianco (Articoli correlati), i contributi che abbiamo finora pubblicato, nell’àmbito di Pensiero Imprudente.
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