Senza risorse e flessibilità un diritto umano rimane proclamato ma non rispettato

«Le nuove norme nazionali e regionali sul Fondo per la Non Autosufficienza stanno comprimendo un diritto fondamentale, quello all’assistenza e a scegliere come vivere da parte delle persone con disabilità»: per questo la Federazione lombarda LEDHA e la FAND Lombardia hanno indetto per il 16 aprile a Milano una manifestazione, che si avvarrà del pieno appoggio e sostegno della FISH Nazionale, per affermare e difendere i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Le stesse organizzazioni, insieme ad altre 19 Associazioni, hanno presentato una piattaforma con le proprie richieste
Realizzazione grafica dedicata ai diritti umani delle persone con disabilità
Una realizzazione grafica dedicata ai diritti umani delle persone con disabilità

«Le nuove norme, nazionali e regionali, che regolano il Fondo per la Non Autosufficienza stanno comprimendo un diritto fondamentale, quello all’assistenza e a scegliere come vivere. Per questo chiediamo al Governo nazionale e alla Regione Lombardia di intervenire al più presto»: così, nei giorni scorsi, Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Angelo Achilli, presidente della FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), avevano sostanzialmente motivato nei giorni scorsi la scelta di indire una manifestazione a Milano, nella mattinata del 16 aprile, per affermare e difendere i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, iniziativa che si avvarrà del pieno appoggio e sostegno anche da parte della FISH Nazionale.
In vista quindi di tale manifestazione, le stesse LEDHA e FAND Lombardia, insieme ad altre diciannove Associazioni attive nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, hanno presentato una piattaforma (a questo link) con le proprie richieste, rivolte alla Regione Lombardia e al Governo, una piattaforma che, in altra parte del nostro giornale, abbiamo reso disponibile anche in linguaggio Easy to Read (“facile da leggere e da comprendere”).

«Al presidente della regione Lombardia Attilio Fontana – spiegano Manfredi e Achilli – e ai Consiglieri Regionali chiediamo di stanziare in tempi brevi i 10 milioni di euro necessari per cancellare definitivamente i tagli programmati e per garantire, per quest’anno, a tutte le persone con disabilità di ricevere un sostegno adeguato per l’assistenza offerta dai loro caregiver familiari. Ad oggi, infatti, in assenza di un intervento da parte della Regione, non vi sono le risorse per rispondere alle nuove richieste di accesso alla cosiddetta Misura B1 che, lo ricordiamo, vengono presentate da persone in condizione di gravissima disabilità».
A tal proposito va ricordato che secondo le stime delle due organizzazioni, sono circa 600 le nuove domande di accesso alla Misura B1 presentate ogni anno e che allo stato attuale, solo una parte di esse potrà essere accolta, cosicché la maggior parte di queste persone con un elevato bisogno di assistenza finirà in lista d’attesa.

LEDHA e FAND Lombardia, inoltre, si rivolgono anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, per chiedere «di stanziare le adeguate e significative risorse necessarie utili ad avviare l’implementazione dei servizi previsti dal Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, senza privare le persone con disabilità e i loro familiari dei sostegni economici, comunque insufficienti, garantiti fino ad oggi. Un elemento particolarmente critico del Piano, infatti, sta proprio nel fatto che i Comuni non saranno in grado di erogare in breve tempo questi servizi per un numero molto elevato di persone con elevati bisogni di assistenza. Sono stati gli stessi Enti Locali a dichiarare pubblicamente e in diverse occasioni di non avere le figure professionali necessarie a garantire un numero adeguato di ore di assistenza».
«E infine – concludono dalla due organizzazioni -, si chiede ai Parlamentari di tutte le forze politiche di avviare un confronto per modificare il Piano per la Non Autosufficienza dal momento che sta mostrando di non rispettare i diritti delle persone con disabilità».

«Oggi – concludono Manfredi e Achilli – le persone con disabilità devono adattare la propria vita all’offerta di servizi, prestazioni e contributi che vengono offerti loro. Il rispetto dei diritti umani di tutte le persone con disabilità richiede che siano invece i sostegni a doversi adattare alle esigenze e ai progetti delle persone. Il diritto ad una vita libera e dignitosa, senza le adeguate risorse e senza la necessaria flessibilità, rimane infatti un diritto umano proclamato ma non rispettato». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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