I Lettori e le Lettrici di «Superando.it» hanno già avuto modo di conoscere l’ironia e l’intelligenza con cui qualche anno fa Claudia Porcu aveva scritto e diretto, in collaborazione con l’Università di Sassari, il video Sono studente anche io, voluto essenzialmente per sensibilizzare i cittadini sui problemi vissuti da uno studente o da una studentessa con sordità nel frequentare le lezioni universitarie. Successivamente si era avvalsa di un’analoga cifra disincantata nel cortometraggio Ci (ne) Sentiamo, ideato insieme a Sara Giada Gerini, pallavolista e campionessa italiana sorda, iniziativa voluta per contribuire alla diffusione dei sottotitoli nei programmi televisivi, ventiquattr’ore su ventiquattro.
Del tutto degna di nota è anche la più recente iniziativa di Claudia Porcu, realizzata per conto dell’ENS di Sassari (Ente Nazionale Sordi), insieme a un gruppo di giovani con e senza disabilità, volta in questo caso ad accrescere la consapevolezza sul tema della violenza nei confronti di ragazze e donne con disabilità.
«Si tratta di un video (Esci dall’invisibilità) – spiega l’ideatrice – interamente sottotitolato e comprendente l’audiodescrizione per le persone con disabilità visiva, ma cosa importante e a cui tenevo molto, è che riporta un’informazione completa sui passi da seguire per chiedere aiuto e supporto. La maggior parte degli spot e dei video di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne riportano infatti il ben noto Chiama il 1522. Io però, da persona sorda, cosi come le altre donne sorde, non potrei di certo telefonare, proprio perché non sento. In realtà ci sarebbe un sistema che permetterebbe di interagire con un’operatrice attraverso una chat line collegandosi a un sito dedicato (a questo link), ma non ne viene mai fatta menzione, pur essendo un’informazione fondamentale per le donne sorde. Questo dimostra come venga sottovalutata la questione della disabilità e delle diverse esigenze che le donne possono presentare».
L’auspicio di Claudia, quindi, pienamente condiviso dal nostro giornale, è che questo video abbia la maggior diffusione possibile, per fare in modo che le donne con disabilità vittime di abusi o violenze, escano dall’invisibilità e possano chiedano aiuto e supporto. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al video di cui si parla nel presente contributo. Per ulteriori informazioni: claupo76@hotmail.com.