Nell’anno del sessantennale la Lega del Filo d’Oro commenta un ottimo risultato

«Oggi raggiungiamo un altro fondamentale traguardo. Alla vigilia della nostra giornata celebrativa, infatti, è stato approvato un importante Disegno di Legge, che riconosce la sordocecità come disabilità unica, senza discriminazioni tra persone con stesse condizioni sviluppate in età differenti»: a dirlo è Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro, commentando il provvedimento che ha preceduto l’evento istituzionale voluto per dare il via alle celebrazioni per il proprio sessantennale, durante il quale è stato presentato alla Camera il “Manifesto delle persone sordocieche”

Persona sordocieca con operatrice della Lega del Filo d'Oro

Persona con sordocecità insieme a un’operatrice della Lega del Filo d’Oro

Come abbiamo già riferito in altra parte del nostro giornale, il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento volto a garantire il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone che manifestano compromissioni totali o parziali combinate della vista e dell’udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza, misura inserita nel più ampio disegno di riforma avviato con la Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, che accompagnerà l’aggiornamento della definizione di sordocecità ad una semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento.
Si tratta di un risultato per cui ormai da anni si batte la Fondazione Lega del Filo d’Oro, sottolineando come «la Legge 107/10 (Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche), che aveva recepito la Dichiarazione sui Diritti delle Persone Sordocieche prodotta nel 2004 dal Parlamento Europeo, pur essendo apprezzabile negli intenti, si è rivelata nella pratica di difficile attuazione. Nella prassi, infatti, il riconoscimento della sordocecità rimaneva legato all’accertamento delle due distinte minorazioni, escludendo, di fatto, dalla piena tutela legale le persone che, pur essendo non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno di età, oppure nate senza alcuna minorazione sensoriale, siano divenute sordocieche dopo i dodici anni di età».
Per questo, dunque, la stessa Lega del Filo d’Oro sottolinea che «la nuova definizione di sordocecità, con l’auspicio che possa essere velocemente approvata anche dal Parlamento, segna un cambio di passo fondamentale per le persone sordocieche ed è di cruciale importanza per garantir loro pienamente il diritto alla salute e all’assistenza, nonché per promuoverne la loro reale autodeterminazione».

La notizia del provvedimento ha preceduto di poche ore l’evento istituzionale che ha dato il via alle celebrazioni per il proprio sessantennale, durante il quale la Fondazione Lega del Filo d’Oro ha presentato alla Camera il Manifesto delle persone sordocieche (disponibile a questo link), un documento in dieci punti che punta a richiamare l’attenzione delle Istituzioni sui diritti di questa fascia non trascurabile di popolazione, oltre 360.000 persone.
Vi hanno partecipato Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali e con un videomessaggio Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia e alle Finanze e Orazio Schillaci, ministro della Salute. Per la Lega del Filo d’Oro erano presenti il presidente Rossano Bartoli, Carlo Ricci, presidente del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico, Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche, Daniele Orlandini, presidente del Comitato dei Familiari, con le testimonianze dell’educatrice Manola Tamburo e della volontaria Antonella Nibaldi. Hanno partecipato, inoltre, anche i testimonial e amici “storici” della Fondazione, Renzo Arbore e Neri Marcorè.

«Oggi – dichiara Rossano Bartoli – la Lega del Filo d’Oro raggiunge un altro fondamentale traguardo. Alla vigilia della nostra giornata celebrativa, infatti, è stato approvato un Disegno di Legge molto importante per tutte le persone sordocieche, che riconosce la sordocecità come disabilità unica, senza discriminazioni tra persone con stesse condizioni sviluppate in età differenti. Questo passo significativo ci fa guardare al futuro con maggiore speranza e getta le basi per una società più inclusiva e rispettosa».
«L’evento alla Camera – aggiunge – suggella l’impegno che, come Lega del Filo d’Oro, portiamo avanti da ormai sessant’anni e guarda agli ulteriori traguardi che siamo speranzosi di poter raggiungere grazie al supporto di tutti. Il nostro obiettivo è garantire un futuro migliore a chi non vede e non sente e alle loro famiglie, che ogni giorno ripongono fiducia in noi. Crediamo fermamente, e ne abbiamo avuto prova, che con il sostegno delle Istituzioni e della popolazione nel suo complesso, si possano superare le sfide attuali per creare una società più equa e accessibile. Ci tengo pertanto a ringraziare tutte le Istituzioni per avere accolto le nostre istanze ed avere garantito questa preziosa opportunità di confronto». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Virginia Matteucci (v.matteucci@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (ambrogini.c@legadelfilodoro.it).

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