«Persona al centro, presa in carico globale e continuativa in ottica bio-psico-sociale e interventi precoci, Progetto di Vita personalizzato e partecipato: sono le priorità sulle quali da sempre operiamo in tutti i contesti deputati, con e per le persone nel disturbo dello spettro dell’autismo e i loro familiari, unitamente a professionisti, operatori, e a tutti coloro che a vario titolo operano nella nostra rete, per arrivare a renderle realmente concrete e garantire così la migliore Qualità di Vita possibile in una società pienamente inclusiva, in ogni suo àmbito»: è quanto si legge in una nota diffusa dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo), in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo di oggi, 2 Aprile, ove vengono sottolineate le varie attività, iniziative e progettualità promosse in tal tutto il territorio, «per concretizzare il nostro pensiero associativo, che è “Prima le persone e poi gli autismi”, pensiero che ovviamente pone in evidenza come gli interventi da mettere in atto non debbano mai essere standardizzati, ma sempre personalizzati e declinati sulla Persona nella sua peculiarità e specificità, ascoltando preferenze, aspettative e desideri, così come pienamente dimostrato anche durante il nostro recente evento online collegato alla XVII Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo [se ne legga anche su queste pagine, N.d.R.], che ha consentito di toccare con mano quante buone prassi siano ormai divenute una realtà tangibile».
L’ANFFAS ricorda inoltre anche il convegno del 20 aprile prossimo a Bari, denominato Autismo: un nuovo paradigma per l’inclusione e per la valorizzazione della persona, organizzato dal Ministero per le Disabilità, come segnalato anche in altra parte del nostro giornale, cui parteciperanno autorevoli relatori del mondo scientifico e associativo, tra i quali anche il presidente nazionale dell’Associazione Roberto Speziale, che interverrà sul tema Il Progetto di Vita: persone nel disturbo dello spettro autistico e loro famiglie, e Paolo Meucci, direttore dei Servizi per l’Età Evolutiva della Fondazione Renato Piatti, Ente a marchio ANFFAS, che si soffermerà sul Cammino di Fondazione Renato Piatti al servizio dell’autismo, tra storia e prospettive future.
E a proposito della citata Fondazione Renato Piatti, l’ANFFAS segnala come «in questo 2024 essa continuerà ad ampliare la propria offerta di presa in carico attraverso la gestione del Centro Mafalda Luce di Milano, per dare ulteriori risposte alle necessità del territorio relativamente alla diagnosi di disturbo dello spettro autistico».
E ancora, va ricordato che dallo scorso anno l’ANFFAS è entrata anche a far parte del Consiglio di Indirizzo della FIA (Fondazione Italiana per l’Autismo), senza dimenticare le iniziative attive da tempo nell’àmbito della propria rete (un elenco ne è disponibile a questo link).
A livello internazionale, l’ANFFAS segnala quindi la panoramica fornita dall’incontro in corso di svolgimento a cura del Dipartimento delle Comunicazioni Globali delle Nazioni Unite, in stretta collaborazione con lo ION (Institute of Neurodiversity), dal titolo Moving from Surviving to Thriving (“Passare dal sopravvivere al prosperare”), evento durante il quale una serie di relatori nel disturbo dello spettro autistico, in rappresentanza di varie parti del mondo, illustrano le proprie riflessioni relative alle rispettive aree di provenienza e sull’importanza dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 rispetto al tema dell’autismo.
E da ultimo, ma non ultimo il sostegno dell’ANFFAS a Not Invisible (“Non Invisibili”), campagna di sensibilizzazione lanciata da Autism Europe, volta al pieno riconoscimento delle persone nel disturbo dello spettro autistico e dei loro diritti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.