Si chiama Spazio Vita LAB ed è il nuovo progetto del Centro Spazio Vita Niguarda, struttura polivalente adiacente all’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano della quale abbiamo già avuto occasione di occuparci varie volte. Ma in che cosa consiste esattamente questo nuovo progetto? Lo abbiamo chiesto ai responsabili.
Ricordiamo innanzitutto a Lettori e Lettrici cosa sono Spazio Vita Niguarda e il Centro omonimo.
«Spazio Vita Niguarda è una Cooperativa Sociale che gestisce il Centro Spazio Vita, costruito grazie ad una grande operazione di raccolta fondi e poi donato all’Ospedale di Niguarda presso cui ha sede. La Cooperativa è un ponte tra ospedale e territorio, un luogo dedicato alle persone con disabilità e ai loro familiari, dove poter riprendere in mano la propria vita dopo un evento traumatico oppure dove progettare una nuova indipendenza per chi con una disabilità ci nasce.
Il Centro Spazio Vita Niguarda è stato aperto al pubblico nel 2015 ed è una struttura completamente accessibile di 600 metri quadri. Dall’avvio di nove anni fa l’ambizione di fornire servizi sempre più innovativi e la necessità di ampliare gli spazi ha portato a progettare una nuova struttura che sorgerà accanto al Centro attuale ed è questo che sarà appunto Spazio Vita LAB, ove l’innovazione sarà di casa».
Come si collocherà la nuova struttura rispetto agli spazi attualmente occupati?
«La nuova costruzione andrà ad arricchire gli spazi dell’attuale Centro creando un’area dedicata alle nuove tecnologie e alla musica accessibile per la fragilità. Un luogo dove poter contribuire attivamente al miglioramento della qualità di vita di tante persone grazie a un team multidisciplinare pronto a trovare una soluzione. In Spazio Vita LAB l’incontro e la collaborazione tra professionisti ed enti creerà un circolo virtuoso di innovazione e progresso, promuovendo l’accessibilità e il benessere per tutti. Si tratterà, in altre parole, di una nuova struttura concepita come un incubatore di innovazione, dove la creatività, la tecnologia e la collaborazione saranno i protagonisti. Un ambiente dinamico e stimolante, pensato per favorire lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della salute e del benessere, sfruttando appieno le potenzialità delle nuove tecnologie e mantenendo sempre al centro le esigenze e le aspirazioni delle persone con disabilità».
Nuove tecnologie e musica, si diceva, ma già ora, a quanto sappiamo, sono settori su cui Spazio Vita lavora a fondo…
«È esattamente così. TechLab, infatti, è un polo tecnologico che promuove l’accessibilità in tutte le sue dimensioni e che rappresenta un punto cardine sul quale Spazio Vita Niguarda da sempre lavora, con l’obiettivo di facilitare la vita delle persone con disabilità motoria. Oggi esso si rivolge ora a target più ampi: persone con fragilità diverse (anziani, persone con disabilità intellettive, malattie degenerative…) e loro familiari, Enti del Terzo Settore che affiancano le persone con fragilità, imprese pubbliche e private promuovendo l’accessibilità degli spazi e l’accomodamento ragionevole delle postazioni di lavoro. Con il nuovo progetto, dunque, gli spazi per Techlab potranno ampliarsi in modo sostanziale e questo accadrà anche per Musi-Care, iniziativa che oggi oggi si compone di numerose e variegate proposte, rivolte a persone con disabilità motoria congenita e acquisita, ai bambini delle scuole e alla cittadinanza nella sua interezza, dal laboratorio di musica di insieme Soundpainting con conduction, alla musicoterapia individuale quale scuola di strumento e di canto per tutti, dai laboratori nelle scuole primarie alla scuola di musica accessibile. Anche in Musi-Care grande importanza riveste la tecnologia: il nostro team, infatti, è sempre alla ricerca di nuove soluzioni e ausili per permettere anche a persone con gravissime compromissioni motorie di suonare, sperimentando la gioia e i grandi benefìci che la musica porta».
Qualche esempio di queste nuove tecnologie?
«Citiamo innanzitutto SoundBeam, che proietta nello spazio un fascio di ultrasuoni, capace di intercettare i movimenti corporei e tradurli in segnale; quindi MIDI, per far suonare tastiere elettroniche, strumenti virtuali e altri programmi multimediali per il personal computer; e ancora, le tastiere Kibo, ausilio nato per suonare e comporre musica, che traduce le note musicali in forme geometriche e aiuta a sviluppare le capacità visive, tattili, uditive e mnemoniche, semplificando e velocizzando l’attività di lettura e di esecuzione di una composizione musicale; e infine l’armonica cromatica DM48, utilizzabile per le sue caratteristiche anche da persone con tetraplegia.
All’interno del laboratorio di musica di insieme, inoltre, per gli utenti con buone capacità motorie residue agli arti superiori, da sempre si insegna la tecnica di altri strumenti più convenzionali».
E per quanto riguarda la scuola di musica?
«Possiamo contare sulla collaborazione consolidata di un team di professionisti in àmbito musicale, tra cui musicoterapeuti, ma anche docenti di strumento e di canto. Seguendo la nostra vocazione inclusiva e l’apertura alla cittadinanza, è nato appunto il progetto della Scuola di Musica per tutti, che permetterà di ampliare l’offerta di attività inclusive, rivolgendosi quindi anche ai privati cittadini e anche a bambini e ragazzi del Municipio 9 di Milano».
A questo punto entriamo nel dettaglio di ciò che concretamente sarà Spazio Vita LAB.
«La costruzione della struttura è già in corso e prevediamo di concludere i lavori entro il prossimo mese di agosto, rispettando così le tempistiche previste. La nostra campagna di raccolta fondi dedicata è ancora in svolgimento e siamo grati per ogni contributo che ci avvicina all’obiettivo finale: ad oggi, infatti, abbiamo raccolto con successo 300.000 euro. Tuttavia, per completare la struttura e realizzare pienamente la nostra missione puntiamo a raggiungere un totale di 450.000 euro.
La nuova struttura sarà costruita con materiale X-LAM che rappresenta una soluzione innovativa nel campo della bioedilizia e della sostenibilità, offrendo numerosi vantaggi in termini di efficienza energetica, rispetto dell’ambiente e praticità.
I 200 metri quadri di Spazio Vita LAB ospiteranno un ufficio con tre postazioni di lavoro, uno spazio TechLab con postazioni per le valutazioni funzionali degli utenti e per l’individuazione di tecnologie e ausili assistivi, postazioni di gaming accessibile, il laboratorio di stampa 3D, nonché un open space dove troveranno spazio tutte le attrezzature dedicate alle attività di Musi-Care». (S.B.)
Lo sviluppo del progetto Spazio Vita LAB (e anche la possibilità di effettuare donazioni) può essere seguito sia nel sito che nei vari canali di Spazio Vita Niguarda (YouTube, Facebook e Instagram). Per ogni ulteriore informazione: Stefania Chiesa (stefania.chiesa@spaziovitaniguarda.com).