Diamo spazio al messaggio inviato da Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ad Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che della stessa FISH è la componente lombarda, ma anche a tutte le persone che il 16 aprile hanno partecipato alla grande manifestazione di Milano per i diritti delle persone con disabilità, come abbiamo riferito in altra parte del giornale, per esprimere tutto il sostegno della propria Federazione.
Carissimo presidente Manfredi, carissimi tutti e tutte, so per certo, conoscendovi, che avete tentato il dialogo della diplomazia con la politica regionale e che purtroppo le legittime istanze avanzate non sono state debitamente recepite. Questo dispiace perché la poca attenzione mostrata dalla politica locale ancora una volta avrà una conseguenza diretta sulla vita dei nostri cittadini e cittadine con disabilità e le loro famiglie.
La Regione Lombardia ha tagliato il contributo economico ai familiari di persone con disabilità gravissima. Una misura, questa, che recepisce quanto previsto dal Piano Nazionale per la Non Autosufficienza a firma dell’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Orlando, sulla base del lavoro dell’allora Commissione istituita presso il Ministero.
Già nel 2022 la FISH aveva denunciato che questa scelta avrebbe creato difficoltà per le persone con disabilità e le loro famiglie. Oggi quelle scelte stanno producendo risultati devastanti. Infatti, le nuove norme, di fatto, stanno comprimendo un diritto fondamentale, quello dell’assistenza necessaria per consentire alle persone con disabilità di poter vivere dignitosamente la propria vita, la quotidianità!
Come presidente nazionale della FISH sostengo a pieno le vostre azioni, pertanto mi unisco a voi, al vostro “grido di allarme” alle vostre legittime rivendicazioni e invito il presidente della Regione Lombardia Fontana, gli Assessori e i Consiglieri Regionali a intervenire immediatamente, reperendo e stanziando in tempi brevi le necessarie e adeguate risorse economiche, per evitare i tagli, garantendo di fatto a tutte le persone con disabilità di ricevere quel giusto ed equo sostegno economico che permetta l’esigibilità del diritto all’assistenza offerta dai loro caregiver familiari.
Ritengo convintamente che queste decisioni della politica nazionale prima e regionale poi siano da un lato gravemente lesive della dignità delle persone con disabilità e dall’altro miopi da un punto di vista della qualità del sistema di welfare lombardo e della sua tenuta sociale.
Da parte mia, come presidente della FISH, solleciterò il Governo affinché ponga immediato rimedio all’indescrivibile situazione che si sta generando nel nostro Paese.
È ormai matura la convinzione che non si possa solo più fornire singoli servizi di assistenza o sostegni, ma che a questi debbano concatenarsi anche interventi per rendere attiva la partecipazione delle persone con disabilità ai contesti di vita di tutti. Se non ora quando? Le persone con disabilità e le loro famiglie non possono più attendere.
Non abbiamo mai negoziato i nostri diritti, non lo abbiamo fatto in passato, non lo faremo oggi. Pertanto, continuiamo a lottare affinché le “nostre” istanze siano ascoltate e accolte. Per il bene dei tanti cittadini e cittadine con disabilità che vivono nella Regione Lombardia.
Lottate in Lombardia come io lotterò con il Governo Nazionale!