Come avevamo segnalato nei giorni scorsi, il 20 aprile la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), ha promosso la quarta edizione della Giornata Nazionale del Disability Manager, cui hanno partecipato numerosi professionisti del mondo della riabilitazione e altrettante persone con disabilità, il tutto a coincidere anche con il quarto Premio Internazionale SIDIMA, iniziativa rivolta a professionisti, istituzioni, associazioni di categoria e aziende pubbliche e private.
Costituitasi nel 2011, per volontà dell’architetto e disability manager Rodolfo Dalla Mora, la SIDIMA si è posta sin da subito l’obiettivo principale di promuovere la cultura del Disability Management, nei vari contesti di riferimento, quali le Istituzioni, la Sanità e le Aziende, al fine di sensibilizzare e tutelare i diritti delle persone con disabilità e il rispetto della persona in ogni suo aspetto, dimensione e momento della vita, in ottemperanza anche alla ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, incidendo con forza nell’elaborazione delle politiche a livello nazionale e locale e lavorando per renderle più efficaci.
Questa edizione della Giornata e del Premio ha fatto anche segnare la celebrazione dei vent’anni dell’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza, in provincia di Treviso), che nel 2010, come avevamo riferito anche sulle nostre pagine, era stata la prima struttura sanitaria in Italia ad inserire nel proprio organico la figura del disability manager, il citato Rodolfo Dalla Mora.
Ma veniamo dunque ai riconoscimenti conferiti nel quadro del Premio Internazionale SIDIMA, che sono andati innanzitutto al CNOAS, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, «per il contributo professionale fornito allo sviluppo delle politiche per la disabilità e per la costante azione di supporto fornita agli assistenti sociali che operano in maniera capillare sui territori, allo scopo di garantire autonomia, inclusione ed equità sociale». A ritirare il premio è stata Barbara Rosina, presidente nazionale del CNOAS.
Un altro riconoscimento è andato all’AITO, l’Associazione Italiana Terapisti Occupazionali, ritirato dalla presidente nazionale Gabriella Casu, «per il costante contributo professionale alla realizzazione di percorsi di sensibilizzazione e formazione alla cultura del Disability Management, finalizzati all’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità».
E infine, il terzo e ultimo premiato è stato proprio il citato ORAS di Motta di Livenza, rappresentato per l’occasione dal presidente Paolo Pauletto e dall’amministratrice delegata Orianna Romanello, «per avere pensato per primo ad un percorso per i proprio pazienti e per le loro famiglie promosso da un facilitatore specializzato in consulenza sulla disabilità, il disability manager, capace di rendere più immediata la riconquista dell’autonomia e dell’autosufficienza, una volta lasciato l’ospedale, trovando soluzioni progettuali e legate alle tecnologie assistive personalizzate sul paziente». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: info.sidima@gmail.com.
Disability manager
Tale figura si può definire come un professionista adeguatamente remunerato, con un ruolo di supervisione in ogni àmbito (accessibilità, mobilità, politiche sociali, scuola, lavoro ecc.), che vigili sul rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e faccia sì che tutti gli attori istituzionali, quando pianificano, si chiedano: «Questa decisione che effetto avrà sulle persone con disabilità?».
Disability Management
In àmbito lavorativo rappresenta una strategia d’impresa utile a coniugare, in modo soddisfacente, le esigenze delle persone con disabilità da inserire – o già inserite – con le necessità delle aziende.