Ci eravamo già occupati, in gennaio, della Proposta di Direttiva Europea volta ad istituire un modello di Carta Europea della Disabilità (European Disability Card) e di Contrassegno Europeo di Parcheggio (European Parking Card for persons with disabilities) validi in tutti i 27 Stati Membri dell’Unione Europea. In febbraio, poi, avevamo riferito delle modifiche apportate al testo, dopo l’accordo con i delegati dell’Europarlamento. Ebbene, nei giorni scorsi lo stesso Parlamento Europeo ha approvato il contenuto di quell’accordo provvisorio con 613 voti favorevoli, 7 contrari e 11 astensioni. È stata inoltre approvata anche la relazione sull’estensione ai cittadini di Paesi terzi.
«Le persone con disabilità lottano per questo accordo ormai da quindici anni – ha dichiarato l’eurodeputata capo negoziatrice Lucia Ďuriš Nicholsonová – e sono al centro delle nostre attenzioni». La stessa Nicholsonová ha illustrato i progressi della Direttiva raggiunti dai negoziatori del Parlamento Europeo, compresa l’estensione alle persone che partecipano ai programmi di mobilità dell’Unione Europea, il rilascio gratuito delle carte e l’impegno per un’ulteriore analisi delle questioni relative alla libertà di movimento in cinque anni.
«Accogliamo con favore il sostegno generalizzato a questo accordo – si legge in una nota dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità – che riteniamo possa aver segnato la fine del processo decisionale politico. Quel che tuttavia ci dispiace è che le barriere burocratiche ritarderanno la pubblicazione del testo, e quindi l’inizio del conto alla rovescia per l’attuazione, fino a dopo le elezioni europee. Infatti, sebbene il processo politico sia ormai terminato, come detto, si registrano alcuni ritardi per quanto riguarda la revisione giuridica del testo e la traduzione legale di esso nelle ventisette lingue dell’Unione Europea. Essendo dunque che il termine per l’attuazione concreta, ossia per far sì che le Carte diventino realtà, inizierà solo dopo la pubblicazione del testo, questo significa che il testo ufficiale non potrà essere approvato prima delle elezioni europee. Ci è stato comunicato che questo si deve solo all’insolita quantità di testi giuridici approvati negli ultimi mesi, rassicurandoci che il contenuto del testo ufficiale non cambierà. Per questo, invitiamo tutti gli Stati Membri dell’Unione a considerare questo ritardo nell’attuazione della Carta e ad anticipare le scadenze nazionali di attuazione». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: André Felix (Ufficio Comunicazione EDF), andre.felix@edf-feph.org.
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