Una decina di giorni fa sono state presentate le guide in linguaggio facilitato Museo per tutti di Pompei, realizzate dall’équipe del progetto Museo per tutti. Accessibilità museale per persona con disabilità intellettiva, iniziativa di cui già più volte ci siamo occupati, avviata nel 2015 dall’Associazione L’abilità di Milano, in collaborazione con la Fondazione De Agostini, per rendere accessibili alle persone con disabilità intellettive i beni culturali e paesaggistici del territorio. Una rete, quella di Museo per tutti, che con Pompei include ora ben trentotto siti fra beni artistici e culturali presenti in tutto il territorio nazionale, sempre con l’obiettivo di abbattere le barriere cognitive attraverso strumenti semplici e linguaggi comuni a tutti.
«Questa è una splendida opportunità – ha dichiarato in occasione della presentazione Carlo Riva, direttore dei Servizi di L’abilità – per portare le persone con disabilità intellettiva nel tempo magico di Pompei, il tempo della storia».
Le nuove guide, realizzate in linguaggio Easy to Read (“facile da leggere e da comprendere”) e in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), offrono alle persone con disabilità intellettive la possibilità di avere a disposizione un materiale fruibile e gratuito da utilizzare nella fase di preparazione alla visita, in modo da poter vivere un’esperienza sempre più piacevole e adatta ai propri bisogni, rendendo fruibili «testi spesso scritti da addetti che non pensano a tutti, ma a una fetta molto limitata di pubblico”, come evidenziato dal direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel.
«Ora pertanto – spiegano da L’abilità – il pubblico ha a disposizione un percorso strutturato in sedici tappe, che al proprio interno mette a disposizione una serie di schede descrittive, ricche di dettagli tanto sull’organizzazione degli spazi quanto sugli apparati decorativi che rendono uniche ville e palazzi; capitoli o box di approfondimenti per chi vuole conoscere di più; una mappa orientativa facilitata che permette di localizzare facilmente le tappe del percorso e tutti gli spazi di servizio disponibili, così da rendere il pubblico più autonomo nell’orientamento; un indice dei percorsi costruito in immagini, per facilitare la comprensione del tempo di visita; un insieme di pittogrammi in CAA che permettono ai caregiver di realizzare materiali ancor più personalizzati a supporto della comprensione delle spiegazioni e della visita stessa».
Il lavoro, va detto, ha coinvolto anche due organizzazioni partenopee, La Scintilla, in collaborazione con i Servizi Educativi del Pio Monte della Misericordia di Napoli, e Il Tulipano per la validazione delle guide. Tale collaborazione ha visto i gruppi di validatori formati da persone con disabilità intellettiva, protagonisti di un lavoro di perfezionamento delle guide e di messa alla prova della loro fruibilità direttamente in loco, tramite l’organizzazione di cicli di visite all’interno dell’area. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@labilita.org (Anna Tipaldi).